Roma, assunzioni lumaca e boom di non idonei: beffa nuovi giardinieri

Roma, assunzioni lumaca e boom di non idonei: beffa nuovi giardinieri
di Fabio Rossi
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Lunedì 12 Agosto 2019, 10:43

Senza guida e senza personale. Nonostante gli sforzi fatti dal Campidoglio per puntellarlo, il Servizio giardini continua a essere uno dei punti critici dell'amministrazione, come dimostrano le condizioni di parchi e ville storiche in questi giorni. Per non parlare degli alberi pericolanti che continuano a essere un rischio che incombe sulle strade della Capitale: nell'ultimo anno solare hanno fatto registrare crolli record. Basta dare un occhio alle statistiche: nel 2014 a Roma erano caduti 12 tronchi, in tutta la città. L'anno dopo, il 2015, ne sono venuti giù 32, poi 48 nel 2016 e altri 41 nel 2017. Nel 2018, il boom: quasi 400 incidenti. Un aumento del 730 per cento in due anni. E altri 200 fusti si sono schiantati solo nei primi tre mesi del 2019.

L'ORGANICO
Recentemente colpito da un'inchiesta per truffa, con la sospensione di nove dipendenti accusati di assenteismo, adesso il Servizio giardini paga anche la mancanza di punti di riferimento al vertice, dopo le dimissioni del generale Silvio Monti, durato meno di un mese ai vertici del dipartimento Ambiente, e ora sostituito da Guido Calzia, ex comandante dei vigili di Alghero. Ma nel settore manca ancora un referente in giunta: l'ultimo assessore - Pinuccia Montanari, fedelissima di Beppe Grillo - ha lasciato l'incarico cinque mesi fa, con polemiche e accuse contro la sindaca. In questa situazione, si fa fatica anche a reclutare nuovi addetti. Il Comune ne avrebbe dovuti assumere 71 il mese scorso, ma solo su 133 candidati in 36 hanno superato la selezione. Al lavoro, di questi, al momento ce ne sono 31, 16 dei quali da pochi giorni. Per gli altri, bisognerà attendere ancora.

LO SCENARIO
Servirà una nuova procedura per trovare i giardinieri necessari a dare un po' di ossigeno al settore. I test di selezione, tra le 400 persone che hanno avanzato la propria candidatura riprenderanno dopo l'estate. Ma i tempi rischiano di essere molto lunghi. E la crisi del verde cittadino ha diverse ricadute negative, anche on un risvolto anche economico: dal 2018 a oggi sono oltre 1.500 le richieste di risarcimento presentate al Campidoglio, e quindi alla mutua Assicurazioni di Roma, da cittadini che sono stati danneggiati da ramaglie e fusti precipitati. E a fine ottobre dello scorso anno, per la prima volta, le scuole di Roma hanno chiuso «per vento»: troppo alto il rischio che gli alberi precipitassero. L'ultimo monitoraggio svolto dal Campidoglio su una parte degli alberi cittadini ha peraltro evidenziato come su almeno il 70 per cento delle piante controllate - circa 85 mila su 330 mila - andrebbero svolti degli interventi accurati: parliamo di almeno 60 mila alberi. Ma sui controlli disposti dall'amministrazione comunale finora si è andati al risparmio. Per verificare lo stato di salute dei 14 mila alberi delle grandi ville cittadine, Palazzo Senatorio ha stanziato 28 mila euro: appena due euro a controllo.

 
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