Aggredì clochard che poi morì in ospedale: pena ridotta in appello per Putano

Aggredì clochard che poi morì in ospedale: pena ridotta in appello per Putano
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Giovedì 27 Giugno 2019, 12:10
LA SENTENZA
Era accusato di avere aggredito per strada un clochard che poi morì in ospedale per le conseguenze delle botte subite, nonché di avere aggredito anche una donna. Oggi Marius Gabi Putanu, romeno di 33 anni, senza fissa dimora, si è vista ridurre in appello di solo due anni la condanna inflitta in primo grado all'esito del giudizio abbreviato. In sostanza, oggi Putanu è stato condannato dalla prima Corte d'assise d'appello a 15 anni di reclusione per omicidio aggravato e lesioni personali; in primo grado il gup l'aveva invece condannato a 17 anni. Il motivo della riduzione della pena è motivato col fatto che in appello è stata esclusa l'aggravante dei futili motivi per la sola contestazione delle lesioni.
La vicenda risale al 7 luglio 2017. Agenti intervennero in seguito all'aggressione di una donna la quale, mentre si trovava nella zona di San Giovanni in compagnia di un'amica, fu aggredita senza motivo da un uomo che al contempo la invitò a non denunciare i fatti. Quasi contemporaneamente, gli agenti operanti, nel corso del servizio di ricerca dell'aggressore, s'imbatterono in un panettiere che riferì loro che un'ora prima un uomo aveva sferrato numerosi pugni in danno di un senzatetto, identificato in Hamid Nowruzi, che si trovava a terra. Il clochard fu portato in ospedale, dove morì due mesi dopo.
L'aggressore fu individuato grazie alla descrizione fornita dal clochard e della donna; fu trovato ancora con una mano sporca di sangue.
Sottoposto a fermo, Putanu si avvalse della facoltà di non rispondere davanti al gip; quando Nowruzi morì ci fu il cambio d'imputazione: dal tentato omicidio inizialmente contestato, al finale omicidio volontario. Oggi il processo d'appello, con la condanna di Putanu a 15 anni di reclusione.
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