Roma, sotto l’Appia Antica spunta un “centro commerciale” di 2000 anni fa: l'emporio, le officine e le fabbriche

Al V Miglio riaffiorano un emporio per la vendita dell’acqua, officine e fabbriche

Roma, sotto l’Appia Antica spunta un “centro commerciale” di duemila anni fa
di Laura Larcan
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Giovedì 18 Agosto 2022, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 11:33

Un emporio per la vendita dell'acqua ai viandanti e officine per la lavorazione del piombo e di altri metalli. Una sorta di piccolo centro commerciale, attivo proprio lì, lungo la via Appia Antica, al cospetto della Villa dei Quintili, ma soprattutto a pochi metri dai leggendari Tumuli degli Orazi, dove la storia affonda le radici nel mito della fondazione di Roma. Un luogo che attirava anche i turisti di duemila anni fa. È qui che lo scavo condotto nell'ultimo mese dagli studiosi Stephan Mols e Christel Veen dell'Università Radboud di Nimega dei Paesi Bassi, in concessione da parte del parco archeologico dell'Appia Antica, ha riportato alla luce una serie di vasti ambienti e reperti databili al III e al IV secolo d.C.

LA SORPRESA

«Non si tratta di tombe stavolta, ma di attività commerciali a tutti gli effetti, con strutture importanti a ridosso della strada», indica il direttore del parco archeologico Simone Quilici.

Il caldo degli ultimi giorni non ha esasperato l'entusiasmo della squadra, che ha coinvolto dodici studenti dell'università olandese. Mols e Veen non sono nuovi alle imprese sull'Appia: sono loro che hanno indagato i segreti dei Tumuli degli Orazi al V Miglio. «È piuttosto diffusa l'idea che lungo le prime miglia delle vie consolari si trovassero soprattutto tombe e ville suburbane, sia rustiche che d'ozio - commenta il professor Stephan Mols - Gli scavi del 2022 hanno confermato invece quanto avevamo potuto osservare nelle campagne scorse, e cioè che ci fossero anche negozi, officine e fabbriche. Nelle ultime campagne di scavo abbiamo individuato un probabile punto di vendita d'acqua all'altezza dei cosiddetti Tumuli degli Orazi. Quest'anno abbiamo rinvenuto un'officina per la lavorazione del piombo, all'altezza dell'apice della curva dell'Appia Antica tra la fine del V e l'inizio del VI miglio, nella quale sono stati ritrovati pezzi di piombo informi e una forma per colare gli oggetti».

Le indagini, che hanno coinvolto la curva tra il V e il VI miglio dell'Appia Antica, seguite passo passo dall'équipe del parco con Francesca Romana Paolillo, Stefano Roascio e Clara Spallino, ci raccontano altri aspetti dell'Appia: «Per la manutenzione e la vita quotidiana, i proprietari di ville come quella dei Quintili, avevano una quantità enorme di personale, che per la loro vita stessa avevano bisogno di negozi e fabbriche nella vicinanza», riflette Mols. Non solo. «Ricordiamo - continua il professore - che qui la tradizione localizza il celebre scontro tra i tre Orazi, campioni di Roma, e i tre Curiazi, campioni di Alba Longa, legato ai miti sulle origini di Roma. È probabile che già in epoca romana il mito attirasse, presso i tumuli, viandanti che si servivano presso le attività commerciali, come il punto di vendita d'acqua».

I REPERTI

Gli scavi hanno intercettato anche reperti. «Oltre alla forma per la produzione di oggetti di piombo - spiega Mols - abbiamo trovato una lucerna in bronzo sottile presso il marciapiede di fronte al tumulo meridionale degli Orazi. La lucerna si trovava al di sotto della pavimentazione di un piccolo edificio, probabilmente un negozio o un'officina, costruito presso il tumulo in un periodo ad esso successivo. Il luogo di ritrovamento potrebbe indicare che si tratti di una deposizione rituale, per invocare la buona sorte per l'edificio in costruzione». I materiali saranno esposti nella mostra Patrimonium Appiae. Depositi emersi, organizzata dal Parco Archeologico dell'Appia Antica, che sarà inaugurata il prossimo autunno al Casale di Santa Maria Nova.

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