Ama perde il sesto manager in tre anni

Ama perde il sesto manager in tre anni
di Fabrizio Pacifico
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Venerdì 30 Agosto 2019, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 12:56
La crisi di giugno, con l'immondizia in strada per quasi tutta la città, e la voglia di discontinuità degli attuali vertici sono stati fatali per Massimo Bagatti. È il sesto manager - durante la giunta Raggi - giubilato per l'emergenza rifiuti. Lo scorso 7 agosto, ma lo si è saputo soltanto ieri con l'ordine del giorno firmato dall'ad Paolo Longoni, l'architetto livornese è stato rimosso dal suo ruolo di direttore operativo, carica che sarà coperta de facto da Massimo Ranieri, già nel cda dell'azienda. Ridimensionato, Bagatti guiderà la nuova struttura Eventi Straordinari.

Come detto, l'architetto - che gesti direttamente l'azienda durante l'emergenza dello scorso giugno - è il sesto super manager di Ama cambiato durante questa consiliatura. Il primo della lista, nell'agosto del 2016 è stato Daniele Fortini, che Ignazio Marino volle nel 2014 come ad e presidente della municipalizzata e che negli ultimi mesi ha collaborato con la giunta regionale per il piano rifiuti. In quelle dimissioni decisivi furono il commissariamento della Colari e la voglia di spoil system. Stessa sorte per il suo successore, durato un mese, Alessandro Solidoro, che fece un passo indietro dopo l'uscita dal Campidoglio di Marcello Minenna. Non meno tormentata nel maggio del 2017 fu l'uscita di Antonella Giglio, presidente e ad scelta dall'ex assessore all'Ambiente, Luisa Muraro su suggerimento della torinese Chiara Appendino, ma giubilata dalla nuova responsabile della politiche ambientali, Pinuccia Montanari. Pochi mesi dopo e a saltare è Stefano Bina, finito nel mirino dei Cinquestelle dopo aver raccontato in Procura che il sindaco in persona aveva chiesto di emarginare alcuni manager. Rimosso poi nel febbraio scorso, l'ad e il presidente Lorenzo Bagnacani, dopo aver accusato il Campidoglio di avergli imposto di modificare i conti, con una posta pregressa da 18 milioni di euro. Tanto da dire ai magistrati che Raggi gli aveva detto: «Devi modificare il bilancio, anche se ti dicono che la luna è piatta».
Tornando a Bagatti, il suo ruolo è cambiato con la decisione del cda di abolire la direzione operativa, sostituendola una direzione tecnica e una eventi straordinari. Che sarà guidata proprio da Bagatti. La prima si occuperà del ciclo dei rifiuti, l'altra - con l'ausilio degli enti preposti - delle emergenze.
 
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