Il piccolo non ce l'avrebbe fatta se i medici non fossero intervenuti immediatamente alla nascita per consentirgli di respirare. Un'enorme massa tumorale all'altezza della gola - grande quanto la sua testa - gli avrebbe infatti impedito, una volta venuto alla luce, il primo respiro. La vita di un feto di 37 settimane è stata salvata al momento del parto da un intervento unico nel suo genere, eseguito mentre il neonato era ancora connesso alla placenta. Pochi minuti a disposizione dei chirurghi per estrarlo dalla pancia della mamma e collegarlo alla macchina cuore-polmone, prima di recidere il cordone ombelicale e completare il parto cesareo.
Martina Colombari operata d'urgenza all'addome, il video dall'ospedale: «I medici mi hanno salvata»
L'intervento salva-vita
La procedura salvavita, denominata Exit-to-Ecmo, è stata eseguita all'Ospedale San Pietro Fatebenefratelli da un'équipe multidisciplinare coordinata dagli specialisti dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Il caso
La complessità del caso del piccolo ha portato le équipe mediche ad attivare - primo caso noto in Italia - la procedura Exit-to-Ecmo (Exit finalizzata all'Ecmo) che ha permesso al neonato non solo di sopravvivere ma anche di preservare la normale funzione del cervello, messa a rischio dall'impossibilità di respirare. Il parto in Exit consiste nell'estrarre parzialmente il feto dalla pancia della mamma, tramite taglio cesareo, mantenendolo connesso a cordone ombelicale e placenta. Questa procedura concede ai chirurghi un breve intervallo di tempo (circa 40-50 minuti), prima di dover completare il parto. Considerati volume e consistenza del tumore che impedivano il rapido accesso alle vie aeree con le tecniche 'convenzionalì, l'unica possibilità per il piccolo era la circolazione extracorporea (Ecmo - Extra Corporeal Membrane Oxigenation).
Il posizionamento della macchina cuore-polmone che sostituisce, dall'esterno, la funzione respiratoria e cardiaca, è una manovra chirurgica molto delicata e complessa: in tempi brevissimi, prevede l'apertura del torace del bambino (in questo caso 'in Exit', ovvero non del tutto nato) e l'inserimento all'interno dei grossi vasi sanguigni vicino al cuore di due cannule collegate al macchinario. Dopo aver avviato la circolazione extracorporea, il parto cesareo è stato portato a termine. A poche ore dalla nascita - sempre con il supporto dell'Ecmo - il bimbo è stato trasferito all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per la preparazione all'intervento di rimozione del tumore. L'operazione, durata circa 7 ore, è stata eseguita 3 giorni dopo il parto. Dopo 4 mesi di ricovero, è tornato finalmente a casa per trascorrere il suo primo Natale con la famiglia.