"Una Rosa per Norma", l'iniziativa alla Camera Dei Deputati in memoria ​delle Foibe

Iniziativa organizzata dal Comitato Febbraio 10 di Silvano Olmi e CulturaIdentita’ di Edoardo Sylos Labini. Presenti Alessandro Amorese ed Emanuele Merlino.

"Una Rosa per Norma", l'iniziativa alla Camera Dei Deputati in memoria delle Foibe
di Carmela De Rose
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Martedì 3 Ottobre 2023, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 18:52

Si è conclusa oggi la conferenza stampa presso la Camera dei Deputati per la presentazione di “Una Rosa per Norma”, iniziativa organizzata dal Comitato 10 Febbraio di Silvano Olmi in collaborazione con l’associazione CulturaIdentità di Edoardo Sylos Labini. L’evento è stato introdotto da Alessandro Amorese (FDI), mentre la sala stampa era gremita di persone, Maurizio Gasparri (FI) ha sottolineato l’importanza dell’azione culturale come la partecipazione della RAI alla produzione del film «Red Land. Rosso Istria» – per riportare «una maggiore attenzione a un fenomeno storico a lungo rimosso». Oggi, rispetto a 50 anni fa, continua Gasparri, la situazione è migliorata, tuttavia «restano sacche forti di negazionismo» che proprio iniziative come «Una Rosa per Norma» contribuiscono ad arginare. Eppure – biasima Gasparri – ancora oggi assistiamo a vandalismi contro i luoghi della memoria. A Gasparri fanno eco le parole di Alessandro Amorese: . «Quest’anno, nell’ottantesimo anno del martirio di Norma, l’accento va posto sull’aspetto femminile di questa vicenda, che ha riguardato non solo lei, ma centinaia di donne delle province orientali d’Italia, e anche delle altre etnie, coinvolte nei massacri alla fine della Seconda guerra mondiale. L’attacco alle donne, compiuto contro il loro corpo e la loro intimità rappresenta la più grande crudeltà della guerra».

Olmi poi ha riassunto la storia di «Una Rosa per Norma»: «Nata per iniziativa del presidente del Comitato 10 Febbraio sezione di Viterbo Maurizio Federici, nel 75° della morte di Norma si decise di deporre un fiore al monumento del capoluogo della Tuscia che ricorda i Martiri delle Foibe».

In nemmeno un paio di mesi, continua Olmi, l’iniziativa era stata imitata in un’altra cinquantina di città che in un anno erano diventate 130. Nonostante l’emergenza covid il numero di adesioni ha continuato a crescere, fino ai 345 eventi organizzati quest’anno, molti dei quali in collaborazione con «CulturaIdentità». Inoltre «Una Rosa per Norma» ha assunto una dimensione internazionale in molte città del mondo dove è presente una comunità di esuli giuliano-dalmati. Presente anche Emanuele Merlino, capo segreteria tecnica del ministro Sangiuliano e già predecessore di Olmi alla presidenza del Comitato 10 Febbraio, ha puntualizzato che raggiunto un risultato non ci si deve né accontentare né – peggio ancora – fermarsi. È necessario rilanciare, e in questo solco si sono inseriti gli interventi di Rossano Sasso (Lega), già sottosegretario alla Pubblica Istruzione e ora membro della Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera, il quale ha dovuto lamentare il muro di gomma che la memoria della tragedia delle foibe e dell’esodo ancora subisce da parte di accademici. Continua Paola Frassinetti (FDI), sottosegretario all’Istruzione, rimarcando l’iniziativa in corso per far sì che a trattare di questa pagina di storia nelle scuole pubbliche dovranno essere solo persone indicate dalle associazioni degli esuli. La Frassinetti, inoltre, ha raccontato dei suoi sforzi per ottenere dal liceo di Gorizia dove Norma Crosetto si diplomò, l’apposizione di una targa in memoria del suo martirio: «La targa è stata rifiutata dalla preside» denuncia la Frassinetti «ma ora noi ci stiamo impegnando perché i muri del liceo – che appartengono alla Regione – ricordino Norma». In perfetta consonanza anche Roberto Menia (FDI), in procinto di votare in Senato il testo integrato di tre disegni di legge a firma sua e di colleghi della Lega e di Forza Italia, che avrà lo scopo di finanziare i Viaggi del Ricordo nei luoghi simbolo dell’esodo giuliano-dalmata.

All’evento hanno partecipato anche le associazioni d’arma e dei combattenti, una presenza preziosa – come rimarcato da Nicole Matteoni (FDI), nello sforzo di «ricordare l’italianità di quelle terre». Alla fine della presentazione dell’iniziativa, parlamentari, associazioni e i tanti presenti sono andati a deporre una rosa rossa davanti al Parlamento, portata da Edoardo Sylos Labini come apertura simbolica delle celebrazioni di «Una Rosa per Norma» in questo ottantesimo anniversario.

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