Accanto alle nuove licenze per i taxi, il Comune accelera l'iter per aumentare gli Ncc in circolazione per le strade di Roma. Come per le auto bianche, l'obiettivo è quello di accrescere il numero dei noleggi con conducente già per l'inizio del Giubileo del 2025. Operazione non facile, viste le resistenze dei tassisti e i vincoli normativi, come quelli legati al Registro elettronico nazionale, istituito nel 2020 e mai entrato in funzione. All'interno della maggioranza capitolina (Pd in testa) c'è chi parla di 2mila autorizzazioni in più, anche per mantenere una proporzione accettabile rispetto alla totalità dei quasi 7mila taxi. Che sempre alla fine dell'Anno Santo dovrebbero diventare 8mila. L'amministrazione guarda invece a un migliaio di permessi in più: si segue un approccio più morbido anche per non scatenare le ire dei tassisti, con i quali la giunta Gualtieri sta contrattando un nuovo bando per reclutare almeno mille autisti in più. Che potrebbero salire a 1.500, se il Comune utilizzasse gli strumenti messi a disposizione dal decreto Asset per l'avvio di licenze temporanee. E si sa, tra le categorie di guidatori non corre buon sangue per motivi di concorrenza.
I NUMERI
A Roma gli Ncc autorizzati dal Campidoglio sono 953.
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Secondo Luca Notarbartolo, alla guida dell'associazione Ncc Italia, «devono essere almeno 2.300, seguendo il calcolo previsto da un regolamento della Città Metropolitana». Tenendo conto che le prove - scritte e pratiche - dureranno più di un semestre - il Campidoglio punta a rilasciare i permessi a cavallo tra il 2024 e il 2025 per l'avvio dell'Anno Santo. Fin qui l'iter, ma decisivo in questa partita sarà risolvere un nodo normativo molto complesso e sul quale i tassisti sono già pronti a basare i loro ricorsi. In teoria non è ancora in funzione il registro elettronico nazionale del trasporto, istituito nel 2020, al quale devono iscriversi per offrire il servizio le imprese del noleggio con conducente e i tassisti. In teoria, senza questo strumento ogni nuova autorizzazione è congelata. Ma dal Campidoglio fanno sapere che andranno comunque avanti con il bando, perché visti i lunghi tempi di gara, attendono un intervento da parte del ministero delle Infrastrutture per sanare la situazione.