Incidenti stradali a Roma, ecco la mappa delle strade killer

Incidenti stradali a Roma, ecco la mappa delle strade killer
di Lorenzo De Cicco
3 Minuti di Lettura
Lunedì 7 Luglio 2014, 01:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 13:29
Via Tiburtina, via Cassia, via Colombo. Ecco le tre strade pi pericolose della Capitale. Quelle con più incidenti mortali, le vie-killer, sporcate dal sangue di automobilisti, centauri e pedoni al ritmo di 120 morti l’anno.



Con gli schianti del sabato sera a trasformare in tragedia le notti di tanti ragazzi passate in discoteca tra fiumi di alcol e pasticche. «Oltre il 70% degli incidenti nelle notti del week end vedono protagonisti i giovani al rientro dai locali», spiegano dall’Ospol, l’organizzazione sindacale della polizia locale. La top ten delle strade killer mette al quarto posto via Appia Nuova e prosegue con via Ostiense, via Prenestina, via Casilina, via Salaria, viale Togliatti e via Aurelia. E ha inizio a Roma, alla periferia sud, quartiere Eur, anche la strada con il tasso di incidenti più alto d’Italia. Si tratta della Pontina, poco più di 100 km dove però la media degli incidenti è 3,09 per ogni chilometro, con un tasso di mortalità dello 0,05% per ogni incidente.



LE VITTIME

Nel 2013 ha la Capitale ha guadagnato anche la maglia nera delle capitali europee con più vittime nei sinistri stradali. Un triste primato, che segnala come a Roma la percentuale dei morti rispetto agli incidenti superi di gran lunga quella di Londra, Parigi e Berlino: lo scorso anno su oltre 32mila scontri le vittime sono state 123. Significa che nella nostra città si contano 0,59 vittime ogni diecimila abitanti, mentre nella capitale francese sono 0,18, a Londra 0,17 e a Berlino 0,12. Anche il numero dei feriti, in proporzione, supera quello delle altre metropoli Ue: 12.500 i contusi contati a Roma l’anno scorso, mentre Londra, che ha più del triplo dei nostri abitanti, ne ha registrati nel corso del 2012 circa 28 mila.



Va detto che nel 2013 il numero di incidenti stradali a Roma è leggermente calato rispetto al 2012 (32.273 sinistri contro 32.612 ). Ma, spiegano i vigili urbani, è un dato che va letto tenendo conto della crisi economica che ha fortemente ridotto il numero di veicoli in circolazione e quindi anche il rischio di scontri. «Sicuramente – ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Raffaele Clemente – sul calo delle vittime incide il fatto che ci sono meno auto sulle strade. Un ruolo può giocarlo anche il divieto di guidare auto di grossa cilindrata ai ragazzi al di sotto dei venticinque anni. Ma bisogna fare di più».



UN MILIARDO

E gli incidenti, con la loro scia di sangue, presentano ai romani anche un macabro conto: solo nel 2012 il costo per la collettività è stato di 1,3 miliardi. Cinquecento euro a testa per manutenzione e spese sanitarie. Il maggior costo sociale si paga nel I Municipio (Centro-Prati) dove si concentra il 13% degli incidenti con vittime.



CENTAURI E PEDONI

Per il popolo di motociclisti e scooteristi le strade con più incidenti sono il viadotto Nuttall, ponte Sublicio, via Frascati, via delle Terme di Diocleziano, piazza Venezia, galleria Principe Amedeo Savoia Aosta, lungotevere in Augusta, viale Castro Pretorio, piazza San Giovanni e via Marsala.



Non solo automobilisti e centauri. Va segnalato anche il tasso di mortalità dei pedoni romani e laziali, che secondo l’Istat è tra i più alti d’Italia: il 15%, con 56 vittime nel 2013. E un terzo è stato falciato mentre attraversava correttamente sulle strisce a zebra. Per i pedoni le strade più pericolose dentro al Raccordo sono via Ravenna, circonvallazione Cornelia, via Nomentana, via di Santa Croce in Gerusalemme, via del Teatro Di Marcello, via Maiella, lungotevere Diaz, piazzale Moro, piazza San Giovanni e via Baldo degli Ubaldi.



lorenzo.decicco@ilmessaggero.it



Continua a leggere sul Messaggero in edicola o sul Messaggero Digital
© RIPRODUZIONE RISERVATA