Domenica sera nel piazzale davanti alla Polisportiva un daino ha attraversato ed è stato investito da un'auto. Un urto violento con l'animale morto subito dopo lo scontro. Incolume il guidatore della vettura che ha riportato seri danni solo alla carrozzeria. Il daino aveva filamenti bianchi intorno al corpo elemento che non ha favorito i suoi movimenti. Si tratta di quei tessuti utilizzati in campagna per coprire i campi durante l'inverno, accatastati ora ai margini delle coltivazioni. Più di una volta è stato necessario intervenire per liberare gli animali dai fili, stavolta non c'è stato il tempo. L'episodio dimostra ancora una volta la pericolosità della situazione: ormai sono diventati centinaia i daini e si aggirano su tutte le strade di Fregene. A Ferragosto ce ne erano quattro sul viale della Pineta, una delle strade principali, e verso le 14 sul piazzale del lungomare ne è arrivato un altro, un esemplare molto grande spaventato dal traffico.
Daini morti a Fregene, è caccia al "super" lupo: trovate delle impronte particolari
«Ormai sono ovunque e si avvicinano sempre di più alle case racconta Giulia che abita dietro alla lecceta ho messo un secchio di acqua e una ciotola di carote all'angolo della strada, con questa calura non deve essere facile trovare da bere».
Il problema principale resta la sicurezza stradale.
«La presenza dei daini da quando è iniziata la pandemia nel 2019 ha registrato un sensibile incremento sul litorale spiega Andrea Rinelli, direttore oasi Wwf del litorale romano tanto da attirare anche il lupo come suo naturale predatore. La predazione avviene ormai da due anni in maniera continuativa anche dentro le due Oasi di Macchiagrande e quella Bosco Foce dell'Arrone, dietro al Villaggio dei Pescatori».
E i daini non sentendosi più al sicuro scappano dai boschi, finendo sulle strade, dove però vengono investiti dalle auto.
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