In teoria una gara amichevole di canottaggio, in pratica una rivincita attesa 55 anni. La vittoria nella sfida tra l'otto del Giappone e quello azzurro animato dagli atleti dei circoli laziali, tenuta sulle acque del Lago Albano a Castel Gandolfo, la stessa location del programma del canottaggio ai Giochi di Roma 1960, è andata ai canottieri nipponici. Una truppa agguerritissima guidata dal capovoga Kenro Chiba, lo stesso che, in quelle Olimpiadi, rimediò una bruciante sconfitta proprio dall'Italia. Per i padroni di casa, resta comunque la soddisfazione di essersi imposti nelle due gare riservate ai quattro “con” che hanno preceduto il momento clou di un pomeriggio indimenticabile.
Si chiude infatti così una bellissima settimana che ha visto il Circolo Canottieri Roma impegnato in prima linea sia per accogliere gli ospiti giunti dall'Estremo Oriente sia in acqua, fornendo una buona rappresentanza di atleti master alla “causa” azzurra. Una settimana conclusa appunto con la regata che rientrava nell'ambito dei festeggiamenti per il quarto centenario dell'insediamento dell'Ambasciata del Giappone nella Capitale.
A Roma 1960, l'otto del Giappone fu sconfitto per appena 58/100 dall'equipaggio italiano nei recuperi.
Facevano parte del primo quattro “con” vittorioso Andrea Pinci, Augusto Passacantilli, Luca Tufarelli e Dario Fogo (Tirrenia Todaro). Nell'altro Domenico Guidoni e Severati (Tirrenia Todaro), oltre ai già citati Somma e Sartini. Miglior tempo per il primo equipaggio con 1'51''03 e giapponesi sconfitti nettamente in entrambe le occasioni.
Forte e coloratissima la presenza nipponica sul campo gara. A guidare la delegazione, il Ministro dell'Ambasciata giapponese Hideo Fukushima e il Presidente della federazione del Sol Levante Naotake Okubo, anche lui tra i protagonisti alle Olimpiadi del 1960. Presente anche una rappresentanza della scuola di Miyagi, prefettura che nel 2011 vene colpita del terribile terremoto e del relativo tsunami. Nella tradizionale tenuta scolastica, i ragazzi hanno composto un curioso equipaggio dragon boat (la canoa a 20 posti) con loro coetanei italiani, pagaiando nei pressi del campo di regata.
A fare gli onori di casa, il Sindaco di Castel Gandolfo Milvia Monachesi, affiancata dal Consigliere della federazione canottaggio Andrea Vitale e dal Presidente regionale della federazione canoa e kayak Gennaro Cirillo.
Un passo indietro: lo scambio culturale tra Sendai e Roma ha inizio nel 1613, quando il Daimyo (signore feudale) di Sendai, Date Masamune, inviò il suo suddito Hasekura Tsunenaga come Ambasciatore. La nave “S.Juan Baptista” salpo’ dalla baia di Tsuki no Ura, presso Ishnomaki, nella prefettura di Miyagi. Hasekura Tsunenaga fu il primo ambasciatore giapponese che giunse a Roma e nel novembre del 1615 ottenne l’udienza dell’allora Papa Paolo V a Roma: iniziò un lungo rapporto economico e culturale tra i due paesi. Così, a distanza di ben 400 anni, il Comitato Escutivo di Sendai ha organizzato l’invio di una Commissione di visita in Italia e nello stato della Città del Vaticano a Castelgandolfo.
E in questi giorni sono stati organizzati una serie di eventi commemorativi. Nel pomeriggio di giovedì, alla presenza del sindaco Milvia Monachesi e del direttore delle Ville Pontificie Osvaldo Gianoli, si è tenuta la celebrazione per l’Anniversario del quattrocentesimo anno della visita nei giardini papali di Castel Gandolfo, presso la scultura realizzata e data in donazione, in occasione del Giubileo del 2000, dello scultore Junkyu Muto.
La delagazione giapponese ha infine ricordato il grande sostegno ricevuto dall’Italia e da tutti gli altri paesi del mondo, per la tragedia dello Tsunami dell’ 11 Marzo nel 2011.
“Un profondo ringraziamento, ha detto l’ambasciatore giapponese presso la Santa Sede, al Comune di Castel Gandolfo, alla Città del Vaticano, al Centro Tecnico Federale Fick, alla Federazione Canottaggio e a tutti gli altri partecipanti".