​Alessia Fabiani, un testimone: «Tradiva il marito ed era lei che lo picchiava». L'ex è a processo per maltrattamenti

Un amico dell’ex della Fabiani in aula ribalta l’accusa contestata a Cherubini

Alessia Fabiani, un testimone: «Tradiva il marito ed era lei che lo picchiava». L'ex è a processo per maltrattamenti
di Giulio Pinco Caracciolo
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Martedì 5 Dicembre 2023, 22:31 - Ultimo aggiornamento: 8 Dicembre, 10:57

Nuove rivelazioni nel processo che vede imputato Fabrizio Cherubini per maltrattamenti ai danni della sua ex moglie, la showgirl Alessia Fabiani. Ieri in Tribunale si è seduto sul banco dei testimoni un amico di vecchia data di Cherubini. «Lo conosco da almeno vent’anni, siamo cresciuti insieme - ha spiegato in aula - e tra il 2009 e il 2016 ho frequentato molto spesso la coppia. Lei la vedevo in occasione di qualche cena, al massimo una volta la mese. Fabrizio invece lo incontravo praticamente ogni giorno, spesso ci ritrovavamo dopo l’orario di chiusura del locale». Cherubini all’epoca era titolare di due ristoranti molto rinomati della Capitale. Padre di due bambini, intraprende con la Fabiani una relazione da copertina. Con il passare degli anni la situazione si complica e dalle carte del processo in corso emergono particolari che delineano i tratti di un rapporto burrascoso. Le accuse della soubrette sono molto precise. Pesanti incomprensioni che degenerano in continui litigi fino alle violenze, spesso davanti ai figli o in presenza di altre persone amiche della coppia. 

I PRESUNTI TRADIMENTI

«Ma quali incomprensioni? - rinnega l’amico di Cherubini, testimone chiave della difesa - Tutti sapevano, ma nessuno parlava. A volte ho detto a Fabrizio che era matto, che non poteva accettare quella situazione». Di fronte a questi non detti, il giudice ha sollecitato il teste: «Tutti sapevano che cosa? La prego di essere più preciso nel raccontare la sua versione dei fatti». E così l’imputato viene descritto dall’amico come un uomo innamoratissimo della «sua principessa» e per questo motivo «in grado di accettare e subire i continui tradimenti della compagna, una situazione - secondo il testimone - di dominio pubblico a Roma». Ed effettivamente a sentire il racconto dell’uomo in aula sembra che la Fabiani in più occasioni non abbia fatto nulla per nascondere alcune sue presunte relazioni extraconiugali: «Un giorno Alessia si è presentata al pub di mio fratello, senza sapere che il locale fosse nostro. Non si trovava in compagnia di Cherubini ma di Berrettini, il suo maestro di tennis del circolo Due Ponti Sporting Club, dove lei andava a fare lezioni. Erano seduti a un tavolo che si baciavano, così ho scattato una foto e l’ho inviata a Fabrizio». Un episodio che non viene collocato in un lasso di tempo preciso, perché il testimone in aula ha ammesso di non ricordarne la data precisa.

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LE PRESUNTE VIOLENZE

Ma la relazione tra Cherubini e Fabiani già nel 2016 è ormai ai ferri corti: convivono ancora nella stessa casa ma dormono in case separate. «Ma questo non è l’unico tradimento - ha proseguito l’uomo davanti al giudice - Tutti sapevano anche che Alessia aveva un rapporto intimo con un cameriere del ristorante di Fabrizio», episodio in seguito al quale Cherubini, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto recapitare alla showgirl una busta con dentro tutti i suoi vestiti. Ma è sulle violenze che il testimone ha ribaltato le accuse e descritto la Fabiani immotivatamente violenta con l’ex marito. «Non ho mai visto segni sul volto di Alessia – ha concluso il testimone – anzi mi capitava spesso di vedere segni sul volto di Fabrizio. In tanti anni ho assistito solo a un litigio. Una sera lui è a casa mia dopo la chiusura del ristorante. A un certo punto, intorno alle 3 del mattino, citofona la Fabiani. Cherubini scende e io mi affaccio alla finestra per controllare se la situazione fosse a posto. In quel momento ho visto lei sferragli un pugno in pieno volto senza dire nulla». «E per quale motivo lei si è affacciato alla finestra? Aveva percepito una situazione di pericolo per qualcuno?», ha chiesto il giudice a chiarimento. «Non me lo ricordo vostro onore, è passato troppo tempo», la sua risposta.

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