Abusivi, traffico e rom, Raggi al governo: servono 500 vigili in più

Abusivi, traffico e rom, Raggi al governo: servono 500 vigili in più
di Lorenzo De Cicco
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Domenica 24 Giugno 2018, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 14:32
LA MOSSA
Un plotone di vigili freschi di matricola per mettere un argine al degrado capitale. Virginia Raggi ne ha parlato l'altra sera con i sindacati e col comandante della Municipale, Antonio Di Maggio. In una sala di Palazzo Senatorio, la sindaca grillina ha spiegato la richiesta che nei prossimi giorni verrà protocollata al governo (amico) M5S-Lega. L'obiettivo è scorrere, come si dice in gergo, tutta la graduatoria del concorsone bandito in epoca alemanniana, era il 2010, e rimpolpare l'organico dei pizzardoni. Va superato il blocco del «turn over», cioè la briglia alle assunzioni facili imposta dal governo centrale. Solo così, hanno convenuto con Raggi le corporazioni degli agenti, potrà muoversi con efficienza il corpaccione dei vigili romani, dove l'età media supera i 54 anni, motivo per cui «i rinforzi a questo punto sono indispensabili», argomenta Giancarlo Cosentino, il leader della Fp Cisl. Non basterebbero, per le sigle dei lavoratori, i 300 agenti appena ingaggiati e nemmeno i 300 che verrebbero assunti l'anno prossimo. «Solo quest'anno andranno in pensione 200 uomini», spiegano, quindi il saldo sarebbe sì positivo, ma molto meno di quanto possa sembrare. Troppo poco, è il ragionamento, per dare la caccia come si deve agli abusivi, per sgrovigliare gli imbottigliamenti quotidiani o per tenere d'occhio le baraccopoli dei rom.
DIETRO LA SCRIVANIA
Certo, andrebbe ricordato che quasi due vigili su tre, oggi, passano la giornata dietro una scrivania, insomma in ufficio, e che meno di 2 mila agenti su 5.606 vengono impiegati nei servizi «stradali», quelli più faticosi e che molti tentano di scansare con ogni mezzo, vedi la vicenda dei 700 vigili «inabili» di cui Il Messaggero ha dato conto un paio di settimane fa, scovando le giustificazioni più bizzarre, dall'agente dispensato dal dirigere il traffico perché trovava faticoso fare l'alt con la mano destra, a quello che si è fatto prescrivere l'obbligo di «poggiapiedi» durante i turni. Va detto, d'altro canto, che la «dotazione teorica» della Municipale, che è calcolata in base a criteri prefissati a livello nazionale, è molto superiore a quella effettiva e supererebbe abbondantemente le 7 mila unità. Un «gap» che ora la sindaca vorrebbe colmare, almeno parzialmente, spalleggiata dai sindacati. Sul dossier è al lavoro Antonio De Santis, il delegato al Personale e capo-segreteria di Raggi. «L'amministrazione fa bene a voler assumere tutti gli idonei del concorso - dice ancora Cosentino della Cisl - Poi andrebbe cambiata l'organizzazione del Corpo, per adeguare il lavoro degli agenti agli obiettivi da raggiungere».
LO STRAPPO E LA PIAZZA
La mossa del Campidoglio serve anche a rinsaldare l'intesa con i sindacati, sfibrata dalle ultime settimane di polemiche. A inizio mese i confederali hanno sfilato sotto al Marco Aurelio, il primo attacco frontale alla giunta pentastellata dopo due anni di accordi - qualcuno ci aveva visto un ritorno al consociativismo d'antan. Ora Raggi prova a ricucire, anche se non sarà facile, considerando che sulla scena della Capitale si affacciano le spine delle dinamiche nazionali.
La sindaca, in ogni caso, è determinata a rafforzare la presenza della Municipale su strada. Nell'incontro di venerdì ha ribadito che tocca aumentare lo sforzo su due direttrici, «viabilità e decoro». Per ora - e non accadeva da anni - i vigili si sono riaffacciati nei famigerati gabbiotti, gli abitacoli montati tra il 2003 e il 2004 con tanto di vetri antisfondamento, rimasti inspiegabilmente inutilizzati per un decennio mentre il Comune, come abbiamo raccontato, intanto spendeva migliaia di euro per l'aria condizionata, un benefit di cui nessuno poteva giovarsi. Almeno ora, viste le temperature, i costosi condizionatori torneranno utili.

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