Treni, bus, metropolitana, ma anche scuole e uffici pubblici. Roma rischia di rimanere paralizzata, domani, per lo sciopero nazionale dei mezzi di superficie e delle linee metropolitane, cui si potrebbe aggiungere lo stop dei servizi pubblici, dagli uffici comunali alla sanità, dalla scuola alla pubblica amministrazione. Si comincia dai trasporti. La protesta, indetta dal sindacato Usb, interesserà Roma e l'intera regione, coinvolgendo Atac, Roma Tpl e Cotral per ventiquattro ore, fatte salve le fasce di garanzia. Tradotto nella pratica dell'uso quotidiano, ciò significa che le corse di bus, filobus, tram, metro, treni Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civita-Viterbo saranno garantite fino alle 8.30 e poi di nuovo dalle 17 alle 20. A rischio quelle tra 8.30 e 17 e dalle 20 in poi. Lo sciopero non trascura i bus notturni, che potrebbero fermarsi nella notte tra venerdì e sabato. Non solo. Anche nelle stazioni che dovessero rimanere aperte, i servizi potrebbero non essere assicurati proprio per la mancanza di personale. Possibili disagi sono previsti per l'uso di ascensori, scale mobili, montascale e biglietterie.
LE FERROVIE
LE MANIFESTAZIONI
In forse le attività di Roma Servizi per la Mobilità, dal contact center al numero verde disabili, incluso il box informazioni a Termini. Alla giornata nera per trasporti e uffici si aggiunge quella per le scuole. Allo sciopero, infatti, prenderanno parte pure gli insegnanti. Manifestazioni, dibattiti e proteste affolleranno piazza San Giovanni e sempre da qui, il giorno dopo, partirà il corteo della manifestazione nazionale «per difendere lavoro e stato sociale».
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