Nel corso dell'udienza hanno preso la parole anche le altre parti civili.
L'associazione «Differenza Donna», rappresentata in giudizio dall'avvocato Teresa Manente, ha chiesto che «venga liquidato simbolicamente solo con 1 euro il danno, ritenendo che il risarcimento - è detto in una nota - debba essere rappresentato da una sentenza che riconosca i crimini commessi da Paduano come gravi violazioni dei diritti fondamentali di Sara in quanto donna». Per l'imputato la procura di Roma ha sollecitato l'ergastolo per il reato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla minorata difesa e dai futili motivi.
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