Roma, drink e decibel selvaggi: le notti insonni di San Paolo tra musica e movida fuori controllo

Roma, drink e decibel selvaggi. Le notti insonni di San Paolo tra musica e movida fuori controllo
di Mirko Polisano
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Mercoledì 1 Agosto 2018, 19:46 - Ultimo aggiornamento: 20:12
Drink alcolici a pochi euro, "shottini" e musica alta. Il mercoledì notte è un incubo per i residenti del quartiere San Paolo. Una movida chiassosa e fuori controllo, quella che si trascina tra via Colossi, largo Beato Placidi Riccardi e il parco Schuster. Il tutto proprio davanti alla Basilica di San Paolo. I chioschi  svendono gli alcolici e ospitano djset che sparano musica a tutto volume. 

Il caos della movida di San Paolo rischia di esplodere: alcol, rumori molesti, soprattutto sporcizia e degrado con cui i residenti devono fare i conti. Una situazione già al limite nelle altre piazze come Trastevere e San Lorenzo, dove ogni week end è allarme rosso. Ma il mercoledì il luogo di ritrovo è a San Paolo, dove le notti sono sempre più invivibili e le proteste dei residenti vengono accolte ormai quasi come litanie senza speranza.

«Ostiense sta diventando come San Lorenzo - dice Stefi Ercolani, del comitato di quartiere San Paolo - è il ritrovo di centinaia di giovani. Comprendiamo le ragioni di tutti, ma servono sicuramente più controlli, soprattutto da parte della polizia muncipale. Non ci sono state né risse né litigi, ma di sicuro una pattuglia dei vigili in zona può fare da deterrente e dare regole al divertimento di tanti ragazzi».

Gli eccessi della movida sono nei giardini e davanti ai chioschi, tappa obbligata delle serate romane. I divieti anti-alcol nessuno li rispetta e anche un luogo sacro come San Paolo rischia di diventare terra di nessuno. 

«Ogni giovedì mattina - racconta una residente di via Colossi - sui marciapiedi davanti ai nostri portoni troviamo di tutto: dai bicchieri di plastica abbandonati ai bisogni di chi si sballa», «Ci aspetta un'altra notte bianca - commenta un negoziante che abita in zona - tra urla e schiamazzi, come ogni settimana. E poi la musica a tutto volume, senza nessun rispetto per chi, come la mia famiglia, la mattina si alza presto per andare a lavorare».

Ma, la serata di questo mercoledì è solo all'inizio.  
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