Al termine delle investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma - Gruppo reati contro il patrimonio, è stato emesso un provvedimento restrittivo per i due responsabili di undici rapine, a carico di persone con precedenti specifici: F.L. e S.A., entrambi 35enni, provenienti dai Quartieri Spagnoli di Napoli e già ristretti presso gli istituti di pena per altre rapine consumate nella Capitale. ù
Con quest'ultima tranche di misure cautelari, ottenute a seguito di una complessa attività investigativa, effettuata con ricognizioni fotografiche, analisi tecniche di traffico telefonico ed intercettazioni, è stato possibile ricostruire l'esatta dinamica delle 11 rapine consumate a Roma nella zona Eur - Tor Carbone dai due malviventi, nel periodo compreso tra i mesi di settembre 2016 e aprile 2017. I rapinatori, sempre in orario mattutino, si servivano di una precisa tecnica: dopo aver individuato la vittima in auto, la seguivano lungo il tragitto per aggredirla con violenza e portare via l'orologio, una volta che la stessa parcheggiava la propria autovettura, seguendola in alcune occasioni addirittura all'interno del condominio delle abitazioni private.
Le rapine analizzate e contestate, che coincidono con il periodo dell'anno scolastico e con la maggiore concentrazione di traffico veicolare con conseguente aumento di potenziali vittime e maggiore facilità di confondersi tra le auto, vanno infatti dal 20 settembre 2016 al 29 aprile 2017 e sono state consumate in danno di privati cittadini tra le 9:30 e le 13:30 del mattino in via delle Montagne Rocciose, via Simone Martini, via Giuseppe Berto, via Federico Seismit-Doda, largo Piero Bargellini, via del Serafico e via Antonio Maria Lorgna. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile nel corso dell'anno, hanno così consentito di ricostruire ben venticinque episodi commessi a cavallo tra il 2016 ed il 2017, arrestando complessivamente sette persone e disarticolando tre distinte bande di pregiudicati specializzati nelle rapine aggravate di orologi, messe a segno in varie zone di Roma da nord a sud, dalla Cassia ai Parioli, fino all'Eur, Marconi e a Tor Carbone.
Per portare a termine i «colpi», che hanno fruttato oltre 200.000,00 EUR tra orologi «Rolex», «Patek Philippe» e «Audemars Piguet», i malviventi non esitavano a minacciare le vittime, talvolta anche con un coltello, spesso percuotendole, provocando loro, spesso, serie lesioni.
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