Ponte Mammolo in mano agli abusivi, violate norme anti terrorismo della metro

Ponte Mammolo in mano agli abusivi, violate norme anti terrorismo della metro
di Camilla Mozzetti
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Giovedì 26 Febbraio 2015, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 20:36
Alzi lo sguardo e vedi Flavio Solo, uno dei più quotati street-artist internazionali a lavoro. Poi ti giri e ti accorgi dei lenzuoli stesi a terra, della ressa di venditori ambulanti– senegalesi per lo più – che propinano paccottiglia di vario genere, scarpe ma anche abbigliamento, come jeans, maglioni e ancora accessori: in bella vista le borse griffate, vere e rubate o semplicemente contraffatte.







E come non ritagliare uno spazio ad hoc anche per gli immancabili gadget fasulli degli I-phone? Ponte Mammolo, stazione della metro: ecco a voi uno dei grandi bazar illegali della Capitale. Gli ambulanti non bastano a riempire il Centro e la stazione Termini, arrivano anche in periferia. La stessa periferia che la giunta Marino si era impegnata a riqualificare, dopo le sommosse dello scorso anno e per la quale perfino l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Giovanna Marinelli, ha licenziato 36mila euro per arredare, con l’intervento di cinque street-artist, altrettante stazioni della metro.



Si va da quella di Monti Tiburtini passando per Pietralata, Santa Maria del Soccorso, Rebibbia e Ponte Mammolo per l’appunto. Un progetto inserito all’interno del bando Roma Creativa, da un milione 300mila euro. Proprio oggi l’assessore ha inaugurato il tour “Roma, museo a cielo aperto”. Più di 40 le opere d’arte, nate in appena due mesi, che hanno arredato i muri delle periferie della Capitale. Nascerà persino una mappa turistica, una sorta di guida alla street-art d’avanguardia volta a dimostrare l’impegno dell’amministrazione nei confronti di alcuni dei quartieri più degradati della città.



"Riqualificare" è il trend topic che negli ultimi mesi ha tenuto botta a palazzo Senatorio. Che poi qualcuno si sia fermato solo a infiocchettarle, le periferie, è un altro discorso. Alla stazione metro di Ponte Mammolo nessuno dice nulla, nessuno fa nulla e quei venditori ambulanti continuano indisturbati a portare avanti i propri affari. Scarpe da ginnastica – Nike, Adidas, Rebook – vendute ad appena 20 euro al paio. Se ti metti a contrattare, puoi arrivare a spendere anche solo 15 euro.



Se fai gli occhi dolci, il prezzo scende ancora e ti porti via un paio di scarpe a 10 euro. Stesso discorso per le borse e per tutta la mercanzia che blocca, di fatto, l’uscita della stazione. Molti i dipendenti dell’Atac in servizio che guardano ma non intervengono perché non è loro compito. Servirebbero gli agenti della polizia locale, ma di caschi bianchi neanche l'ombra.



E pensare che l’8 luglio 2005 l’allora prefetto di Roma, Achille Serra, firmò un’ordinanza dopo gli attacchi terroristici avvenuti a Londra in cui si ordinava la rimozione, nel raggio di 200 metri dagli ingressi di tutte le stazioni della metropolitana, di banchi di vendita di qualsiasi genere.