Roma, i fuochi a Castel Sant'Angelo mandano il traffico in tilt

Roma, i fuochi a Castel Sant'Angelo mandano il traffico in tilt
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Domenica 29 Giugno 2014, 22:58 - Ultimo aggiornamento: 23:55

A San Pietro e Paolo tornano i fuochi d'artificio ideati da Michelangelo e perfezionati dal Bernini. La «girandola» alla sua settima edizione è tornata ad illuminare Castel Sant'Angelo. Venti minuti di spettacoli pirotecnici che sono ormai un appuntamento tradizionale dell'estate romana ma che hanno mandato in tilt il traffico sul lungotevere e nelle aree limitrofe. C'è anche chi ha lasciato l'auto in mezzo alla strada per vedere i fuochi. Liti e tensioni.

Fuochi storici Lo spettacolo, introdotto nel 1481 per volere di Sisto IV fu ideato secondo la tradizione dal genio di Michelangelo, perfezionato dal Bernini e raccontato da Charles Dickens e da Gioacchino Belli nei suoi sonetti, è stato riproposto fino al 1870 e poi, dopo un oblio di 122 anni, recuperato a partire dal 2008.

Hi tech L'allestimento attuale dello spettacolo prevede un sofisticato apparato tecnologico con centraline radio per l'accensione dei fuochi, 18 tecnici ed un progettista in grado di far fronte ad un lavoro che in passato vedeva il coinvolgimento di oltre 100 uomini, mentre la realizzazione delle miscele segue i dettami e le indicazioni dei mastri antichi, per garantire l'intensità e la brillantezza dei colori che per 300 anni hanno fatto accorrere sulle rive del Tevere spettatori da tutta Europa.

Traffico in tilt Lo spettacolo ha mandato in tilt il traffico sul lungotevere e nelle aree circostanti Castel Sant'Angelo. Auto bloccate in coda e momenti di caos nella viabilità. Un mega-ingorgo in cui si sono registrati anche momenti di caos e tensione con automobisti e pedoni in strada. Poco dopo le 21 il lungotevere si è trasformato in una lunghissima coda.

Tanti i curiosi che si sono fermati a bordo strada per assistere ai fuochi. In molti, per raggiungere la manifestazione, hanno lasciato l'auto e si sono diretti a piedi verso Castel Sant'Angelo. I vigili urbani sul posto sono riusciti a stento a placare gli animi di chi è rimasto imbottigliato per ore. La lunga coda ha raggiunto anche corso Vittorio Emanuele II, una delle arterie che dal centro della Capitale porta verso il Vaticano, causando disagi e caos fino a largo Argentina, a due passi da piazza Venezia.

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