Roma, fiume di foglie sulla Capitale: strade invase, tombini sepolti

Roma, fiume di foglie sulla Capitale: strade invase, tombini sepolti
di Camilla Mozzetti
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Lunedì 27 Novembre 2017, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 08:03

Già lo scorso agosto apparve irrituale vedere le strade di Roma ricoperte dal fogliame secco caduto dagli alberi. Ma così fu, tanto che al primo grande temporale di settembre, le strade si allagarono anche per la mancata pulizia di tombini e caditoie. Oggi alle porte dell'inverno quando è più che ovvio che le foglie degli alberi vengano giù le strade restano sporche. In alcuni quartieri è persino difficile vedere dove iniziano e finiscono i marciapiedi, mentre i tombini sono pressoché sepolti. E mercoledì, con le piogge annunciate dal meteo, potrebbero verificarsi dei problemi. Cosa succede? Le strade non vengono pulite come dovrebbero benché dall'Ama tendano a rassicurare: «Dalla scorsa settimana il Piano foglie è stato incrementato, ci sono 34 squadre in più per la raccolta e sono state coperte 560 tratte stradali».

 


La percezione di questo zelo, tuttavia, è residuale. In alcune zone dove la presenza dei platani è costante, l'asfalto non c'è più. Nascosto, camuffato, scomparso. Si fa strada invece un paradosso: laddove il Campidoglio non arriva o arriva male e (forse?) in ritardo, subentra l'inquietudine dei cittadini che invece di polemizzare (ne avrebbero alla fine anche titolo), si rimboccano le maniche e provvedono loro stessi a ripulire le strade, riempiendo ad esempio, nei pressi di Villa Torlonia, sulla Nomentana, decine di sacchi con il fogliame che cade dai platani. Mutua assistenza, a essere generosi. «Lo facciamo solo perché siamo stufi di dover aspettare rincara invece un commerciante di Porta Pia un intervento del Campidoglio che non si vede». «Lo sa che succede quando piove? prosegue una residente di viale Regina Margherita che a piedi o in motorino rischi di scivolare perché con le foglie che si bagnano, il manto stradale si trasforma quasi in una pista di pattinaggio». Da palazzo Senatorio la (dis)attenzione leggera scivola in moltissimi quartieri. E segue la mappa delle 300 mila alberature (più di 80 mila quelle pericolanti), che si spogliano seguendo il rito stagionale dei loro ornamenti.

LE SITUAZIONI
Succede quindi che da piazza Sempione, imboccando via Nomentana nei tratti in cui è più alta la presenza dei platani, i marciapiedi sono ricoperti. Cambiano colore e conformazione. Le foglie arrivano anche ai piedi del ministero dei Trasporti dove le alberature diminuiscono ma le foglie vengono trasportate dal vento. Incresciosa la situazione davanti all'ingresso del pronto soccorso dell'Umberto I, dove nelle due corsie riservate ai parcheggi non si riesce più a distinguere le strisce blu da quelle bianche e gli utenti non sanno alla fine se pagare o meno per la sosta. Si devono mettere a spostare con i piedi il fogliame per vederci chiaro. Visuale offuscata poi anche a piazza Massa Carrara, in viale Parioli (benché la zona sia stata pulita dagli operatori appena qualche giorno fa), in viale Europa (dove a rimetterci sono finanche le strisce pedonali) e l'immancabile viale delle Milizie. «Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie, scriveva Ungaretti ricorda Viviana Patini, residente ai Parioli speriamo che in Comune ne conoscano la parafrasi». Che il senso della tragedia sta tutto lì. Non a portata di mano quanto di piede.
 

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