Roma, paura al parco: 30enne trascinata nella boscaglia da due uomini che tentano di violentarla

Roma, paura al parco: 30enne trascinata nella boscaglia da due uomini che tentano di violentarla
di Marco De Risi
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Domenica 14 Maggio 2017, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 18:51
«Quei due sono spuntati dal parco della Romanina e mi hanno trascinato nella vegetazione con la forza. Mi hanno picchiato per cercare di stuprarmi. Hanno tentato di levarmi i calzoni e cercavano di aprirmile gambe. Ho gridato con tutta la forza che avevo: mi sono divincolata e sono riuscita a fuggire». È il racconto choc alla polizia di una donna di 35 anni, italiana, che poco prima della mezzanotte di venerdì ha subito un feroce tentativo di stupro da parte di due romeni che, dopo una caccia all'uomo di almeno un'ora, sono stati bloccati dagli agenti. La donna è stata picchiata a tal punto che ha riportato la frattura del setto nasale e ha perso un dente. Se si è salvata dalla violenza lo deve, oltre che alla disperata reazione, anche al fatto che i due malviventi erano ubriachi e, quindi, ipotizzano gli investigatori, potrebbero essere stati poco lucidi e impreparati davanti alla resistenza tenace della vittima.

IL RACCONTO
Il drammatico tentativo di stupro si è verificato su un tratto di via Ponte delle Sette Miglia, uno stradone che taglia il quartiere della Romanina. La donna, residente della zona, stava rincasando quando è stata sequestrata. «Ero vicina alla chiesa - ancora il racconto della vittima agli investigatori - A un certo punto, dall'oscurità del parco, sono spuntati due individui che mi hanno messo una mano sulla bocca e mi hanno trascinato nella boscaglia. Mi hanno preso il cellulare. Dentro di me speravo che si accontentassero del telefonino. Invece, mi hanno toccato nelle parti intime e volevano andare oltre. Ho fatto resistenza ma loro mi hanno colpito a pugni sul volto».

La trentenne, dopo essersi divincolata, ha chiesto aiuto a un automobilista che con il cellulare ha chiamato le forze dell'ordine. In pochi minuti su quel tratto di parco sono arrivati alcuni equipaggi del commissariato Romanina. Intanto, la vittima era stata soccorsa dal personale di un'ambulanza che l'ha portata in ospedale. Gli agenti, grazie alle sommarie descrizioni degli aggressori fornite dalla donna, hanno iniziato a scandagliare quel tratto di parco completamente al buio. I poliziotti ad un certo punto hanno sentito un calpestio fra i rovi e così sono arrivati ai ricercati. Si tratta di due cittadini romeni di 30 anni, con precedenti penali e senza fissa dimora.

SBANDATI
Dai primi accertamenti la coppia viveva nella vegetazione del parco. Ora sono stati arrestati con le accuse di violenza sessuale, rapina e lesioni gravi. Sui romeni gravano pesanti indizi di colpevolezza. Sarebbero stati riconosciuti dalla vittima come gli autori della violenza. Fra oggi e domani il Gip si pronuncerà sulla richiesta di carcerazione fatta dal pm. Intanto la notizia della violenza carnale si è sparsa nella zona. Il parco garantisce ai residenti molteplici attività non solo ludiche ma anche sportive. «Sarebbe un parco bellissimo - commenta un residente - anche se dovrebbe essere un pò più curato. Ma il problema vero è la criminalità soprattutto nelle ore serali. Non mi stupisco purtroppo che sia capitata una cosa del genere. Vi sono molti balordi che vivono nel parco. È stata brava la polizia».
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