Roma, Rifiuti in strada, impianti pieni: contro l'emergenza turni anche l'8 dicembre

Roma, Rifiuti in strada, impianti pieni: contro l'emergenza turni anche l'8 dicembre
di Mauro Evangelisti
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Mercoledì 6 Dicembre 2017, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 08:11

A un passo dall'emergenza rifiuti, l'Ama ora chiede ai dipendenti di rafforzare i turni anche l'8 dicembre, garantendo gli straordinari, per evitare la catastrofe. Camion in fila negli impianti di trattamento anche per cinque ore, capannoni ormai pieni di spazzatura con cumuli che sfiorano il tetto, colme anche le vasche. E intanto i rifiuti, in alcune zone a macchia di leopardo, si stanno accumulando sui marciapiedi. Ecco la fotografia di una situazione molto critica sul fronte della raccolta dei rifiuti che rischia ora di andare definitivamente in tilt con il ponte dell'8 dicembre quando la vicinanza di un giorno festivo con la domenica rallenta sia il lavoro negli impianti di Malagrotta (gruppo Colari, secondo contratto alla domenica riceve metà dei rifiuti dei giorni feriali) sia in quelli del nord che devono smaltire una parte di ciò che viene prodotto dopo il trattamento. Per questo in Ama aspettano con ansia che siano siglati gli accordi con Toscana e Abruzzo che consentirebbero di portare circa 500 tonnellate di rifiuti indifferenziati al giorno in impianti delle province di Lucca e Teramo, alleggerendo il peso su quelli romani che sono allo stremo. Il problema è che la Regione Toscana solo oggi dovrebbe deliberare il via libera all'accordo, poi la palla passerebbe al Lazio, dunque è difficile che i camion possano partire prima della fine della prossima settimana. Lo stesso vale per l'Abruzzo. Altro nodo: a dicembre la produzione dei rifiuti a Roma aumenta (solo di indifferenziato siamo in media a tremila tonnellate giornaliere), gli impianti di Ama sono in affanno e in più c'è anche un problema serio con la manutenzione dei mezzi, almeno il 40 per cento della flotta è inutilizzabile.

LO SCENARIO
Questo è lo scenario che spiega il caos di questi giorni. Ieri sera fino a tardi si sono svolti incontri con i lavoratori per chiedere uno sforzo straordinario per i giorni del ponte. A questo si aggiunge il problema della raccolta della carta, per la quale il direttore esecutivo di Ama, Massimo Bagatti, ha chiesto maggiore disciplina e collaborazione da parte di negozianti e ristoratori. Da Cgil Funzione pubblica avvertono: «Ormai siamo in codice rosso, come dimostrano le file negli impianti dei camion che significa, di riflesso, raccolta più lenta. Teniamo conto che una linea dei tmb è in manutenzione, rischiamo il caos. Per questo chiediamo subito una task force contro l'emergenza». Anche Fratelli d'Italia attacca: «Roma ormai è in emergenza rifiuti, ma M5S nega l'evidenza». In rete gira un video del presidente del XV Municipio Simonelli (M5S), che afferma: sono contrario al porta a porta, io l'abolirei. Non un bell'incoraggiamento ad Ama che in primavera lancerà un nuovo sistema di porta a porta in tutto il territorio del X e del VI municipio per poi coprire gradualmente tutta Roma. Ma in attesa del nuovo sistema di raccolta differenziata con il chip, bisogna guardare al presente. Ad Aprilia, Rida, che aveva per un periodo respinto i rifiuti romani, attualmente accetta 150 tonnellate, ma fa sapere che potrebbe lavorarne 750 se fosse risolto il problema della discarica.
 

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