L'OMELIA
«Riecheggia il silenzio di una comunità smarrita - ha detto il parroco Don Bernardo nel corso dell'omelia - c'è sgomento e rabbia per una vita tolta così, per una vita strappata ai suoi affetti ha poi aggiunto il sacerdote però vi invito tutti a convertire quel senso di rabbia in qualcosa di buono». Anche i fiori che hanno abbellito la parrocchia sono tutti del colore preferito da Tanina. In prima fila il marito Daniele, i figli della coppia Stefano e Riccardo, i genitori della donna, inconsolabili, Maria e Salvatore. Padre Bernardo, nelle sue parole dal pulpito, ha ricordato la grande vitalità di Tanina e ha parlato di una «città smarrita» per la grande tragedia e la violenza che hanno fatto irruzione in una famiglia normale. Una città però «solidale»: sono stati raccolti fondi per la famiglia. «Era il nostro sole» ha ripetuto a tutti coloro che lo abbracciavano il marito Daniele.
I GENITORI
Papà Salvatore è arrivato nella macchina con il feretro. Era seduto davanti: «Tanina deve essere accompagnata in chiesa come una sposa», ha ripetuto l'uomo. La bara è stata portata in spalla dal marito e dai fratelli della 39enne. Centinaia di palloncini bianchi e viola hanno riempito il cielo di Fiumicino. C'erano anche gli amici del karaoke, quelli dei locali dove Tanina con la sua famiglia trascorreva le serate. La musica era la sua vera passione. Antonio, uno di loro l'ha salutata sulle note di Te per sempre di Albano, una canzone che parla di amicizia, sentimenti e di un «amore che non dà mai pace». Prima ancora, le note di Vasco, che si sforzano di trovare un senso a questa storia che forse davvero, come recita il testo, «un senso non ce l'ha».
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