Parentopoli Ama, assunzioni bipartisan:
le liste delle assunzioni eccellenti

Lavoratori dell'Ama
di Davide Desario
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Venerdì 10 Dicembre 2010, 11:16 - Ultimo aggiornamento: 8 Gennaio, 23:19
ROMA (10 dicembre) - Al deposito dell’Atac di Grottarossa ci sono 400 autobus e 1.200 dipendenti. Tra loro c’ anche un ragazzo di 26 anni. Si chiama Luca Rotini ed figlio di Luciano Rotini, ex caposcorta di Walter Veltroni. Il pap oggi in pensione. Ma il figlio è stato assunto (anche lui senza concorso) a suo tempo quando papà Luciano era il più alto in grado dei poliziotti assegnati al primo cittadino della Capitale. Venne assunto alla Sta, la società che si occupava delle gestione dei parcheggi a pagamento sulle strisce blu. Poi, anche lui, quando c’è stata la fusione, è diventato un dipendente dell’Atac.



Eccola qui l’ultima rivelazione di questa Parentopoli all’amatriciana che sta facendo tremare la Capitale molto più di quanto la Wikileaks di Assange abbia fatto tremare i potenti del mondo.



Perché in questi giorni i computer delle aziende della holding Campidoglio stanno sfornando nomi su nomi, incrociando date di assunzioni e magari stati di famiglia: Così oltre ai nomi dei figli del caposcorta di Alemanno (assunti in Atac e Ama) e a quello del caposcorta di Veltroni stanno venendo a galla parentele, fidanzate e amanti di deputati e senatori del Pdl, mogli e mariti e soprattutto tanti sponsor sindacali e politici di centrodestra come di centrosinistra.



Dopo l’Atac (oltre 850 assunzioni senza concorso delle quali solo 400 per autisti) la valanga Parentopoli ha raggiunto via Calderon de la Barca dove ha sede l’Ama, l’azienda municipalizzata ambiente del Comune di Roma. Anche qui posti di lavoro senza concorso (75 “impiegati” e olte 800 netturbini). Al massimo una selezione di un’agenzia interinale. La più utilizzata è Obiettivo Lavoro, la stessa dove è confluita la ”Lavoro Temporaneo” che aveva come direttore generale quel Franco Panzironi che oggi è proprio l’amministratore delegato dell’Ama.



Bilancio da brivido. Eppure, secondo il bilancio del 2009 i conti dell’Ama sono tutt’altro che rosei. Nel 2008 l’Ama aveva un indebitamento bancario di 550 milioni di euro: 73 milioni (13% del totale) con scadenza a lungo termine e 477 (87%) con scadenza a breve termine. A dicembre del 2009 l’Ama ha effettuato una ristrutturazione del debito, spalmandolo fino al 2021, grazie a un pool di otto banche guidato da Bnl gruppo Bnp Paribas. Ora l’indebitamento si è impennato di altri 58 milioni di euro raggiungendo la cifra record di 608. La suddivisione però è cambiata: 432 milioni (pari al 71% del totale) hanno scadenza a lungo termine e 176 (29%) a breve termine.



New entry. Come se niente fosse proprio ieri l’Ama ha dato inizio ad una nuova infornata si tratta di oltre 350 nuove assunzioni di lavoratori interinali che saranno stabilizzati e andranno a far compagnia a Ilaria Marinelli (figlia dell’ormai ex caposcorta del sindaco Alemanno), Stefano Andrini (l’ex estremista di destra implicato anche nell’inchiesta Mockbel che Panzironi aveva promosso amministratore delegato di Ama Servizi), Armando Appetito (che subito dopo l’assunzione in Ama ha sposato la figlia di Panzironi), Fabio Magrone (assistente dell’europarlamentare del Pdl Roberta Angelilli) e Laura Rebescini (che dalla redazione di Unire tv è diventata una delle due segretarie dell’amministratore delegato).



Tra quelli selezionati da Obiettivo lavoro ci sono, per esempio, Francesca Giannotta sorella di quel Mirko (responsabile decoro urbano), Alesandro Cantarini figlio di Stefano Cantarini segretario provinciale UGL Ambiente e Alessio Palmacci figlio del vicesegretario Ugl Luigi Palmacci.



Quando l’Ama si tingeva di rosso. Dopo la lunga lista degli amici e parenti “targati” Pdl, adesso giorno dopo giorno arrivano i nomi delle assunzioni avvenute durante le giunte Rutelli e Veltroni. Pina Pescosolido, moglie di Antonio Rugghia attualmente deputato del Pd ed ex sindaco di Ciampino, è stata assunta prima in All Clean (una società partecipata Ama) e poi nel 2006 passa direttamente in Ama. Analogo percorso per Mario Di Silvestro che ai più non dirà nulla ma risulta essere il marito di Maria Coscia che è stata assessore capitolino alla Scuola con la Giunta Veltroni e oggi è deputata del Pd. E ancora Marzia Smeriglio, sorella di Massimiliano (Sinistra e Libertà) assessore al Lavoro della giunta Provinciale di Nicola Zingaretti. Nel 2006 arriva in Ama anche Maria Giuseppina Giordano che negli anni passati era stata consigliera comunale del Partito Comunista. E dopo tante mogli spunta anche un marito. Si chiama Alberto Agostini ed è sposato con Caterina Marrone, segretaria del vicesindaco Walter Tocci ai tempi del sindaco Francesco Rutelli. Simonetta Ruina è la moglie di Antonio Calicchia (ex vicecapo di Gabinetto del sindaco Rutelli e attuale direttore generale della Provincia di Roma guidata da Zingaretti). Era una dipendente del Comune di Roma ma in quegli anni è prima passata in Ama Servizi Ambientali e poi, nel 2007, è finita anche lei in Ama spa.



E in questa valanga di nomi potevano mancare, oltre alle assunzioni, anche le consulenze? Luigi Manconi, portavoce nazionale dei Verdi, per esempio ha un contratto di consulenza con Ecomed (società partecipata da Ama) con un compenso di circa 100mila euro annui.



Prossima fermata? Il sindaco di Roma ha annunciato verifiche e inchieste su tutte le aziende municipalizzate. Quale sarà la prossima società ed essere travolta è difficile saperlo. Già tremano, però, all’Ater, a Sviluppo Lazio e a Lazio service.



davide.desario@ilmessaggero.it
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