Nomadi, prima grana in Comune: «Un nuovo campo a Roma Nord per i 500 rom del River»

Nomadi, prima grana in Comune: «Un nuovo campo a Roma Nord per i 500 rom del River»
di Giuseppe Gioffreda
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Sabato 9 Luglio 2016, 10:08
Lei in questi mesi si è sempre professata per la chiusura, «senza ruspa», per un taglio netto ai campi nomadi. Così ha ripetuto in campagna elettorale Virginia Raggi. Che da sindaco adesso si troverà a gestire un nuova struttura destinata a ospitare quasi 500 persone nel quadrante nord della Capitale, nella zona tra Tor di Quinto, la Storta e Prima Porta, per intendersi. Si tratta di «un'eredità» del suo predecessore. Gli uffici del Campidoglio, a 5 giorni dal ballottaggio, hanno bandito la gara. Dentro alla quale c'è un po' di tutto: non solo le strutture per le famiglie dei nomadi, ma anche borse di lavoro da 400 euro al mese e tirocini.
Tecnicamente si tratta di un trasloco: 120 famiglie (di cui 109 ossia 475 persone provenienti dal villaggio River di via Tenuta Piccirilli) si trasferiranno in questa nuova area, sempre nel XV municipio o in quelli vicini, solo che dovranno essere più a contatto con la vita normale dei romani - a partire dalle scuole - e ben serviti dai mezzi pubblici.
Una grana da sindrome di nimby per il Campidoglio quanto per il municipio, anche quest'ultimo della filiera grillina. Due le possibilità: assecondare il bando o ritirarlo. La decisione va presa in fretta: a ottobre si parte. Il nuovo campo temporaneo, che in gergo tecnico diventa area attrezzata, dovrà essere operativo almeno fino a fine 2017.
Servirà perché, si legge nel bando lanciato il 14 giugno dal Dipartimento Politiche Sociali, si sta procedendo alla risistemazione e manutenzione straordinaria del villaggio attrezzato.
LA GARA
L'impegno di spesa del Campidoglio è di 1,5 milioni di euro. «L'obiettivo fondamentale è quello dell'inclusione sociale della popolazione con la fuoriuscita dall'area attrezzata», è sottolineato dal bando che comunque mette dei precisi paletti per la scelta della nuova area. Dovrà infatti trovarsi «nelle vicinanze di scuole, centri abitati servizi socio-sanitari, commerciali - recita l'appalto - facilmente raggiungibile con l'uso di mezzi pubblici o con mezzi di trasporto privati, comunque in modo tale da permettere, per la comunità attualmente ospite presso il Camping River, la continuità di partecipazione alla vita sociale del territorio, l'accesso ai servizi territoriali e facilitare le visite agli ospiti delle strutture».
Prescrizioni precise anche per le unità abitative del campo. Dovranno essere «dotate di adeguato confort, basso consumo energetico, presenza di acqua calda e aria condizionata», siano esse moduli-case mobili o bungalow «completi di arredi, acqua, luce, gas e servizi igienici» nonché «gli allacciamenti alle reti tecnologiche».
LE DISPOSIZIONI
Prima di poter mettere piede nel campo, gli ospiti maggiorenni dovranno redigere una sorta di contratto. Si chiama Patto di responsabilità solidale con il quale un rappresentante per famiglia si assumerà la responsabilità di garantire la frequenza scolastica da parte dei minori e la partecipazione alle attività previste per i più grandi. Saranno erogate borse lavoro, ci saranno tirocini lavorativi, contratti di apprendistato e di altre forme di lavoro da svolgersi sia all'interno sia all'esterno dell'area. Le borse lavoro sono destinate a 25 ospiti con durata non inferiore a 4 mesi e prevedono un rimborso mensile pari a 400 euro per ogni persona per una spesa massima di 40mila euro complessivi. Gli ospiti potranno formarsi per le attività di parrucchiera, estetista, barbiere. Il nuovo campo sarà vigilato con con guardiania e portierato sociale di monitoraggio h 24, 7 giorni su 7.
Simone Canettieri
Giuseppe Gioffreda
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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