Roma, la Madonna "Fiumarola" di Trastevere sarà vestita da Gattinoni: l'alta moda per la Festa de' Noantri

Roma, la Madonna "Fiumarola" di Trastevere sarà vestita da Gattinoni: l'alta moda per la Festa de' Noantri
di Laura Larcan
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Venerdì 20 Luglio 2018, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 26 Luglio, 17:42

E se l’intero atelier di Gattinoni si trasferisse nella chiesa di Sant’Agata, nel cuore di Trastevere? I “miracoli” dell’haute couture. Ci sono le sartorie, il ricamificio, sembra una coreografie di maestranze tra chi fa l’ultimo orlo, aggiusta la piega, spazzola la seta e il velluto, lustra le decorazioni. In serafico silenzio. L’unico momento di tensione, impercettibile, quando Guillermo Mariotto depone la corona gioiello d’autore sul capo. Una visione d’alta moda per la Madonna del Carmine, ribattezzata come la Madonna fiumarola, protettrice dei trasteverini, che con la sua secolare processione è il cuore della Festa de’ Noantri.
 

 


«È una gioia. Tutti si danno da fare, in cambio di nulla, pur di partecipare nel vestire questo ideale femminile, materno», dice Mariotto, illustre designer della maison, che ha realizzato le nuove vesti per la cinquecentesca statua in legno di cedro del Libano. Finita la prova generale, la maison si prepara ai festeggiamenti di domani, sabato 21 luglio, dalle ore 17:30, quando la Statua griffata sfilerà in processione per le vie di Trastevere.

Il risultato è un abito manifesto, nello stile del couturier, con una dedica speciale contro la violenza sulle donne. «Ma il simbolismo è tutto calibrato». La scelta del mantello color rosso, l’abito bianco immacolato, i ricami a filo d’oro con tutte le simbologie mariane, tra il sole, le stelle, le rose («piccoli ricami come una ragnatela che sale sulla gonna, con gocce di rubino ad evocare il sangue perduto delle donne maltrattate» avverte). Sulla cinta, la scritta Homines dolent violentia adversus mulieres. E la corona (scolpita da Gianni De Benedictis). Ma cosa si prova a vestire la Madonna del Carmine? «È difficile. È l’unica donna che resta in silenzio. Ti mette in soggezione».

Il progetto in realtà viene da lontano. Mariotto lo racconta con un entusiasmo contagioso: una sfilata a Città del Messico, il ricordo della nonna del miracolo della Madonna di Guadalupe, il dono di una medaglia artistica di devozione (la stessa che ha indossato per tutta la stagione di Ballando con le Stelle). «Me la tengo al collo come un fioretto», dice. Lo scorso aprile, in una pizzeria di Trastevere, una signora lo riconosce: «Tira fuori dalla borsa il medaglione della Madonna del Carmine e mi dice: io sono la signora che segue il corteo». Lo “prende” per un braccio fino alla chiesa di Sant’Agata, al cospetto della Madonna del Carmine. «E in pochi minuti ho avuto l’incarico dai carmelitani».

Ma Guillermo Mariotto si fa anche gran cerimoniere: ha coinvolto la sindaca Virginia Raggi e i ragazzi del Cinema America per partecipare insieme alla processione.
Con tanto di flashmob del Coro di Piazza Vittorio con un’Ave Maria di Haendel.

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