Roma, promotore finanziario truffa correntisti. Si impossessa di un milione e mezzo e fugge con il bottino

Roma, promotore finanziario truffa correntisti. Si impossessa di un milione e mezzo e fugge con il bottino
di Riccardo Di Vanna
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Sabato 11 Ottobre 2014, 06:28 - Ultimo aggiornamento: 08:25
Avrebbe abusato per anni della fiducia dei suoi clienti vendendo loro prodotti bancari per più di un milione e cinquecentomila euro, al solo scopo di appropriarsi

della piccola fortuna e poi sparire nel nulla. Un colpo che, oltre a danneggiare seriamente le economie di almeno nove persone, ha finito per portare a processo Emanuele Pozzi, quarantaquattrenne romano, ex promotore finanziario per Banca Fideuram. L'imputato, immediatamente estromesso dal suo incarico e radiato dall'albo di appartenenza dalla Consob su segnalazione dello stesso istituto di credito, è finito infatti alla sbarra davanti al giudice della seconda sezione del tribunale penale di Piazzale Clodio, con l'accusa di appropriazione indebita aggravata.



I FATTI

La vicenda risale al periodo compreso tra il 2007 e il 2009 quando, sfruttando un'immagine professionale fino ad allora impeccabile, Pozzi ha messo in pratica il suo disegno criminoso. Approfittando della sua posizione lavorativa, l'imputato avrebbe infatti proposto ai propri ignari clienti una serie di investimenti di piccola e media entità, prospettando guadagni e vantaggi considerevoli sull'acquisto dei pacchetti offerti in vendita. Un promessa che però, almeno per le nove sfortunate vittime che avrebbero poi querelato l'intermediario, si sarebbe rivelata come il più classico degli specchietti per le allodole.



LA LETTERA

Acquistati i prodotti finanziari proposti dal consulente, gli investitori non solo non avrebbero tratto alcun vantaggio economico dall'affare, ma avrebbero persino perso gran parte dei propri risparmi. Una serie di bugie che, accampate magistralmente per anni, sarebbe poi venute inesorabilmente a galla con tutta la loro gravità.

A dare una svolta alla situazione e ad aprire gli occhi alle vittime - molte delle quali costituitesi parte civile insieme a Banca Fideuram- sarebbe stato lo stesso imputato. Lasciando tutti di stucco, inviando una semplice mail di scuse, l'uomo avrebbe infatti avvisato gli acquirenti di essere stato costretto a fuggire all'estero in seguito al precipitare degli eventi.