Roma, arriva il Giro d'Italia. E in via del Corso asfalto nuovo

Roma, scatta la green zone per il Giro d'Italia. E in via del Corso asfalto nuovo
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Sabato 26 Maggio 2018, 16:41 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 17:10

Giro d'Italia a Roma. È scattata ieri la Green Zone in centro, l'area di massima sorveglianza che va da San Paolo a piazzale Flaminio predisposta dall'Ufficio di Gabinetto della Questura per consentire oggi lo svolgimento senza criticità dell'ultima tappa del Giro. Divieto di manifestare, di trasportare merce pericolosa e controlli minuziosi in ogni vicolo del Centro. La tappa è partita alle 16. Il circuito nelle vie della Capitale di 11.5 km verrà ripetuto 10 volte.

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I PERICOLI
L'attenzione delle forze dell'ordine stavolta non è solo per la minaccia terroristica mai sopita, ma anche per possibili azioni da parte di movimenti filo-palestinesi che domenica si sono dati appuntamento al Circo Massimo, alle 15.55, quando la carovana rosa partirà dai Fori Imperiali lungo un percorso di 11,5 km, ripetuto dieci volte. Centro, e in particolare il Ghetto saranno sorvegliati speciali e l'attenzione dell'Intelligence già da giorni è concentrata su possibili blitz di frange della sinistra antagonista, No Tav e anarchici. C'è poi il problema delle buche e degli avvallamenti delle strade, una bella sfida per i ciclisti, come ha dimostrato il test compiuto per Il Messaggero, da Gianluca Santilli, presidente della Granfondo Campagnolo di Roma. Corsa contro il tempo, quindi, del Campidoglio per rimediare alle strade colabrodo. Un esempio? Dalle 21 di ieri fino alle 5 di oggi, operai a lavoro per riasfaltare via del Corso chiusa nel tratto tra piazza Venezia e largo Goldoni. Alle 16, intanto, è previsto un blitz (non autorizzato) da parte dei filopalestinesi: l'appuntamento è al Circo Massimo, dove, però, da ieri, sono schierati già numerosi agenti in tenuta antisommossa. Possibili anche delle contestazioni lungo il percorso della competizione.
 

 

LO SPETTACOLO
Si attendono migliaia di persone domenica lungo il percorso transennato per assistere alla gara che dopo quasi dieci anni torna nella Capitale. In queste ore si stanno allestendo due villaggi hospitality e uno aperto al pubblico in viale delle Terme di Caracalla, 23 attraversamenti pedonali (in alcuni punti passeranno anche auto dei residenti e mezzi di emergenza), un'area di massima sicurezza in via dei Fori Imperiali, dalla fermata metro B Colosseo (che sarà chiusa) fino a piazza Madonna di Loreto.

I CONTROLLI
L'accesso all'area riservata sarà consentito solo dopo il minuzioso controllo da parte delle forze dell'ordine attraverso varchi di filtraggio. Lo stop al traffico nell'area del percorso inizierà domenica mattina e terminerà in gran parte delle zone alle 12: sono 34 le linee Atac che subiranno limitazioni o deviazioni dalle 15.30 alle 19 circa. Gli atleti arriveranno nella tarda mattinata di domenica viale delle Terme di Caracalla, poi in passeggiata raggiungeranno la partenza. Resta l'incognita su possibili azioni dei movimenti filo-palestinesi che anche ieri a Torino hanno manifestato contro il Giro partito da Israele. Il tam tam sui social network degli attivisti prosegue seminando l'hashtag #ShameOnGiro. La Comunità ebraica è in costante contatto con le forze dell'ordine e ha rafforzato ancora di più il proprio sistema di sicurezza.

Ieri la presidente della Comunità ebraica romana, Ruth Dureghello, commentando il blitz dell'altro giorno sul ponte intitolato a Settimia Spizzichino, su Twitter ha scritto: «Sia chiaro: profanare la memoria di una sopravvissuta alla Shoah e minacciare assalti al quartiere ebraico contro il Giro d'Italia non è una presa di posizione contro Israele, è antisemitismo. Un paese democratico non può permetterlo».

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