Roma, le follie del parkour: salti e corse sui tetti degli ex Mercati Generali

Roma, le follie del parkour: salti e corse sui tetti degli ex Mercati Generali
di Veronica Cursi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Ottobre 2017, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 08:21

A spasso sui tetti, a pochi metri dal vuoto. Il Gazometro che fa da sfondo come una grande ruota panoramica. Perché Roma è il loro luna park. Si arrampicano, saltano, passeggiano sulle tegole degli ex Mercati Generali come fossero a via del Corso. E lo fanno in pieno giorno, quando la città corre troppo per accorgersi di loro.


Dieci ragazzi, tutti minorenni o giù di lì, indossano scarpe da runner e pantaloni larghi. In mano hanno zaini e cellulari. In testa un unico obiettivo: arrivare là dove nessuno dovrebbe, sfidare divieti, telecamere e, soprattutto, la sicurezza. Per poi, naturalmente, postare l'album proibito sui social. Solo che stavolta questi provetti Spiderman sono finiti sul telefonino sbagliato: quello di un residente che dal suo terrazzo in via Girolamo Benzoni ha immortalato questa folle moda in voga tra i più giovani. «In almeno altre due occasioni - racconta l'uomo che ha filmato i ragazzi - ho visto gruppi di giovani salire sul tetto dei due edifici più piccoli. Avevano spray in mano e facevano graffiti sulle pareti».

Siamo nel cuore di Ostiense. Alle 17 di una normale domenica sui tetti degli edifici centrali c'è un via vai di ragazzi. E' la loro piazza, sospesa a 10 metri da terra. Entrano ed escono dall'uscita laterale che sbuca sul nuovo ponte Spizzichino, approfittando dei ponteggi del cantiere. Il ragazzino si concentra, prende la rincorsa, salta e atterra poco più in là. Poi torna indietro e prova qualche altra rincorsa con gli amici. Finché si avvicinano pericolosamente al bordo del tetto e guardano in giù. Allenamenti, questi, che ricordano molto da vicino il parkour, sport estremo nato 15 anni fa alla periferia di Parigi e da qualche anno arrivato anche in Italia. Disciplina che consiste «nell'eseguire un percorso superando qualsiasi tipo di ostacolo con salti, arrampicate e scalate a mani nude», il parkour è diventato un vero e proprio sport e nella capitale è nata la scuola Parkour Roma. Per incontrare i traceur romani, così vengono definiti i ragazzi che praticano la disciplina, basta andare su Instagram per scoprire un mondo fatto di arrampicate e salti pericolosi.
 

LE SFIDE
Tor Vergata, Spinaceto, Torre Maura, Ostiense: i set ideali per questa moda. Ma giocare con le vertigini, può essere pericoloso. A volte anche fatale. Nel 2008 uno studente di 15 anni perse la vita a Casal Palocco dopo un volo di 10 metri. Mentre lo scorso 7 settembre, a Tor Tre Teste, un ragazzino di 16 anni, arrestato per spaccio, per sfuggire alle forze dell'ordine si è arrampicato sui tetti della città. Follie, sfide, bravate. Come quello, raccontato pochi mesi fa dal Messaggero, di ritrovarsi sulla balaustra del ponte di Corso Francia: anche lì sospesi nel nulla.