Roma, caldaie rotte e classi trasferite: «Qui è diventato un calvario»

Roma, caldaie rotte e classi trasferite: «Qui è diventato un calvario»
di Camilla Mozzetti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Dicembre 2018, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 09:22
«Ci hanno costretto ad un doppio trasloco: prima perché dovevano fare dei lavori nel plesso delle medie e ora perché non funzionano i riscaldamenti. È un calvario». Sbotta la rappresentante dei genitori della classe II C, Simona Ceresani. Siamo al XIV Municipio nell'Istituto scolastico Rosetta Rossi. Qui i ragazzini della scuola media Sacchetto furono spostati nel plesso 25 aprile a settembre in quanto la sede principale doveva essere ristrutturata e qualche giorno fa è arrivato il nuovo trasferimento nella struttura Cerboni che ospita anche le elementari. Il motivo lo ha spiegato la mamma: «Non funzionano i riscaldamenti e per evitare a più di 200 bambini di restare al freddo la direzione è stata costretta a organizzarsi». Un caso isolato? Neanche per sogno.

IL DISSERVIZIO
A seguire c'è il caso della scuola Rio De Janeiro a Monteverde dove la caldaia è rotta e dunque da sostituire già dallo scorso anno. A settembre è arrivato un nuovo preside ignaro della situazione e quando doveva partire l'accensione dei riscaldamenti, le classi sono rimaste fredde. Con temperature ben al di sotto della norma per più di 500 bambini da 3 a 10 anni. All'istituto sono arrivati i tecnici dopo le rimostranze di genitori e professori che hanno bussato direttamente alla porta del Simu, il dipartimento Sviluppo e manutenzione urbana per chiedere spiegazioni. L'unica procedura da seguire era quella di acquistare una nuova caldaia che è arrivata venerdì scorso ma soltanto oggi si potrà stabilire se l'emergenza è rientrata. Difficoltà a cascata, sempre in XII Municipio, si registrano anche «Alla Grillo Canterillo di Vignaccia spiegano Giovanni Picone, capogruppo Lega in XII Municipio e Fabrizio Santori dirigente regionale della Lega e alla scuola materna Ponti, il distaccamento della Emanuela Loi di largo Quaroni». La vicissitudine è la medesima: le aule sono fredde, i bambini da giorni entrano in classe con i piumini e i cappottini e le caldaie non funzionano. «Ci chiediamo come sia stato svolto il controllo preventivo prima dell'accensione prevista alla metà di novembre di questi impianti e in che modo anche i dipartimenti capitolini competenti svolgano il loro ruolo di controllo rispetto alle ditte appaltatrici», chiosano Picone e Santori chiedendo che l'amministrazione capitolina si faccia carico del problema.

«NESSUNA VERIFICA»
Anche il III Municipio non se la passa bene: all'Istituto Montessori di viale Adriatico dopo il blocco alla caldaia dei giorni scorsi «un'ala che ospita alcune classi della materna spiega Giordana Petrella, consigliera municipale in quota FdI sono ancora senza riscaldamenti: non ci si può accorgere dei danni dopo l'accensione». E se all'Infernetto la scuola primaria di via Bedollo è al freddo da tre settimane, in VIII Municipio gli interventi di riparazione sono costanti. «Ogni giorno spiega l'assessore alla Scuola del mini comune, Francesca Vetrugno si rompe qualche caldaia che va riparata. In più l'orario di accensione è limitato: i riscaldamenti sono accesi fino alle 14 anche per le scuole che terminano le attività alle 16.30».
© RIPRODUZIONE RISERVATA