Roma, «E' troppo che aspetto l'autobus»: passeggero picchia l'autista donna

Roma, «E' troppo che aspetto l'autobus»: passeggero picchia l'autista donna
di Alessia Marani e Fulvio Ventura
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Lunedì 11 Giugno 2018, 07:12 - Ultimo aggiornamento: 07:35
Strattonata e picchiata in volto, la mandibola contusa, ecchimosi sulle braccia: incubo a bordo del 508, una delle linee più calde del trasporto pubblico capitolino, dove nella tarda serata di sabato è andata in scena l'ennesima aggressione ai danni di un conducente dell'Atac. Questa volta la vittima è una donna, mamma di 4 figli, alla ciambella (volante) del bus che da Ponte Mammolo taglia la Palmiro Togliatti e la Prenestina, poi si allunga sulla Polense fino a raggiungere l'estrema periferia Est di Roma, a San Vittorino. È proprio qui al capolinea di Mondovio che è scattato l'sos al numero unico dell'emergenza 112.

Ma l'aggressione si sarebbe consumata qualche fermata prima, intorno alle 22.40. La donna ha raccontato ai carabinieri di Tivoli che uno straniero, probabilmente nordafricano, su tutte le furie forse perché l'autobus era in ritardo, voleva che aprisse le porte, che l'ha strattonata. «È una di quelle notizie che non vorresti mai ascoltare (...) Sembra che il bus non passasse da due ore (...) Se il bus non passa è terribile la reazione della gente (...) Mi riferiscono che le abbiano rotto due denti e che sia in ospedale», scriveva sulla sua bacheca Fb ieri mattina Micaela Quintavalle, la pasionaria del sindacato CambiaMenti 410 sospesa dall'Atac dopo una sua partecipazione a Le Iene.

LE FRONTIERE
Insieme con l'11, lo 01, il 20 express e lo 056, il 508 è tra i bus più pericolosi a Roma, nel mirino di vandali e balordi. Si tratta di mezzi che attraversano zone di frontiera, come la Nuova Ostia, Tor Bella Monaca e la Borghesiana, a cui se ne aggiungono altri più centrali ma che poi arrivano in periferia (come il 46 da piazza Venezia a Monte Mario o il 49 che da piazza Cavour va al San Filippo Neri) e i notturni (vedi N18 da piazza Venezia a Grotte Celoni). Tra i colleghi della donna ieri c'era chi incolpava l'organizzazione dei servizi a Ponte Mammolo che prediligono sempre altre linee rispetto alle periferiche quando i bus sono pochi per coprire tutte le corse. L'autista dopo l'aggressione, ha comunque percorso altri chilometri nell'oscurità, è arrivata al capolinea e ha contattato il 112. L'ambulanza l'ha portata al pronto soccorso di Tivoli dove le sono state riscontrate lesioni facciali da contusione/aggressione, contusioni allo zigomo, tumefazione a livello delle sopracciglia e una crisi da stress correlato, non i denti rotti. È stata dimessa, la prognosi supera i 15 giorni. I carabinieri stanno verificando attentamente il suo racconto apparso in alcuni tratti confuso. Solo l'anno scorso sono stati 50 gli episodi di violenza ai danni di conducenti Atac.
 
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