Linee eliminate e corse ridotte
ma l'Atac non tocca gli esuberi

Linee eliminate e corse ridotte ma l'Atac non tocca gli esuberi
di Elena Panarella
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Domenica 2 Marzo 2014, 09:29

Il trasporto pubblico sull’orlo del precipizio. Anzi, al limite della sopravvivenza, con bilanci dissestati, debiti da ripianare, servizi a singhiozzo.

L’Atac, l’azienda controllata dal Comune, travolta da 744 milioni di debiti, deve fare i conti con il 40% degli autobus già fermi e con 90 milioni di tagli previsti per il 2014. La cura: revisione della rete, adeguamento del contratto, gestione delle manutenzioni dei mezzi, lotta all’assenteismo e all’evasione. Non solo: «Per il 2014 è previsto un piano per razionalizzare linee e fermate», ha spiegato l’assessore alla mobilità, Guido Improta: «Meno chilometri ma un servizio più ragionato e quindi ottimizzato».

Ma nessun progetto per eliminare il personale in eccesso, cioè gli esuberi. E un anno, al massimo 18 mesi, per imporre una cura da cavallo e tentare di salvare capra e cavoli, evitare il fallimento e provare ad assicurare un servizio all’altezza delle aspettative. In termini di risparmio riducendo alcune fermate si può ottenere un aumento di 2 chilometri orari della velocità commerciale e di conseguenza un aumento di 50 milioni annui di ricavi. Le tratte troppo lunghe verranno rivisitate. Ma, cosa più importante, le linee che seguono lo stesso e identico tragitto delle metropolitane saranno fortemente ridimensionate. «Ci sono percorsi che replicano fedelmente quelli della linea A che va verso Cinecittà - evidenziano dall’Azienda - Altri in Prati che seguono lo stesso percorso della metro per arrivare in zona Ottaviano, Cipro o Lepanto».

Ed è proprio su queste linee che si ragionerà su come utilizzarle e «ottimizzarle». Insomma, tagli sì, ma cercando di limitare i danni. Un esempio fornito dai tecnici: dal momento che il 64 nelle ore mattutine è sovraffollato, la linea sarà rafforzata con un numero congruo di bus. Le vetture del 128, invece, in alcuni orari non sono affollate (è evidente quindi che potrebbe scattare una diminuzione delle corse). Ma allo studio c’è anche la riduzione del servizio notturno e l’impiego di filobus e autobus elettrici. Ma il progetto più complesso è la restituzione alla Regione delle Ferrovie concesse come la Roma-Lido e Roma-Viterbo.

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