Roma, madre e figlio colpiti dall'albero crollato: Eur spa sotto accusa

Roma, madre e figlio colpiti dall'albero crollato: Eur spa sotto accusa
di Adelaide Pierucci
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Venerdì 13 Gennaio 2017, 07:53

Una tragedia sfiorata, un incidente che probabilmente poteva essere evitato. È al vaglio della procura il crollo di un grande albero in via dell'Artigianato all'Eur, il 5 gennaio scorso, su cinque auto parcheggiate e che ha investito anche una donna e il suo bambino, tutti e due finiti in ospedale, lei in codice rosso. Il pm Maria Bice Barborini ha aperto un fascicolo con due ipotesi di reato, lesioni colpose e danneggiamento. Una inchiesta per ora ai primi passi. Il magistrato a breve nominerà un agronomo per conoscere lo stato dell'albero, un pino marittimo adulto che è ceduto all'improvviso e solo per miracolo non ha travolto in pieno mare e figlio che uscivano dal Luneur. Le indagini delegate agli agenti di Polizia di Roma Capitale hanno intanto evidenziato che l'area appartiene all'Eur spa che avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione dell'albero.

GLI ACCERTAMENTI
Una pianta che, secondo un primo esame, avrebbe mostrato sospette mozzature ad una parte delle radici. Il pino schiantandosi a terra aveva danneggiato cinque auto. Dei rami avevano colpito con violenza anche la donna, subito ricoverata in codice rosso, ma fortunatamente non in pericolo di vita, all'ospedale Sant'Eugenio. L'assessorato all'ambiente aveva pianificato per lo scorso anno oltre duemila interventi. Nel primo semestre il Servizio Giardini ne aveva effettuato 637, tra cui 40 abbattimenti, oltre ai duemila interventi fatti in economia. Ora si attende che vengano messi in campo gli interventi per il 2017. Intanto in procura è stata riaperta l'inchiesta sul pino killer della Cololombo che in una mattinata di dicembre 2014, nemmeno troppo ventosa, schiantandosi di colpo, ha travolto e ucciso uno scooterista di 42 anni, Gianni Danieli. Lo ha disposto la Corte di Cassazione che ha rinviato gli atti a a piazzale clodio chiedendo un supplemento di indagine per tre funzionari comunali prosciolti insieme ad altri cinque colleghi e imputati dell'Unità Organizzativa Ambiente e Litorale del X Municipio. Tre funzionari che però secondo il pm Alberto Pioletti, a differenza degli altri, sarebbero dovuti finire a giudizio.