Dalla Cassia all'Eur, tronchi crollati e mai rimossi. L'inutile sos dei cittadini: «Il servizio giardini del Comune ha un solo camion»

Dalla Cassia all'Eur, tronchi crollati e mai rimossi. L'inutile sos dei cittadini: «Il servizio giardini del Comune ha un solo camion»
di Valeria Arnaldi
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Lunedì 2 Ottobre 2017, 10:02 - Ultimo aggiornamento: 12:03
Il tronco a terra. I rami trasformati in ricettacolo per i rifiuti. I residenti che, passando, sembrano quasi non notare più il gigante caduto, tristemente abituati all'ingombrante presenza. Sono passate settimane, anzi mesi, da quando un albero si è abbattuto in piazzale Manila, al Flaminio, e ancora non è stato rimosso. Uno scenario insolito sulla carta, ormai frequente quello dei tanti alberi abbattuti da età, malattie, maltempo, rimasti in terra a fare monumento di sé e, soprattutto, all'incuria. Di strada in strada, di quartiere in quartiere, la scena si ripete. È così al Parco Don Baldoni, in via Piccinni, e così in via di Villa Massimo, così in viale Mazzini. Così in via della Balduina e in via Cassia. E ancora, ai Parioli, a Prati, al Flaminio e in tante altre zone. Gli alberi cadono, le emergenze vengono segnalate e le segnalazioni sono raccolte, ma poi tutto rimane com'è. «Abbiamo fatto subito la segnalazione e abbiamo sollecitato più volte ma la risposta è sempre che non ci sono abbastanza uomini e mezzi - dice Rino Fabiano, assessore all'Ambiente del II municipio -. Per tutto il territorio di nostra competenza, il servizio giardini ha a disposizione un unico camion di grandi dimensioni, quello necessario alla rimozione di alberi di alto fusto, che da più di due mesi ci risulta inutilizzabile perché in revisione. L'albero in piazzale Manila è caduto due mesi fa e quindi, in assenza di mezzi, il servizio giardini non lo ha rimosso».

I PERICOLI
Intanto si procede con gli smaltimenti di dimensioni minori, ossia rami e sterpaglie. O con prestiti da altri municipi. Sono circa quindici gli alberi che, in questo modo, sono stati smaltiti nel II municipio nell'ultimo mese. «Rimangono altre sei situazioni importanti nel tessuto urbano, dunque su strada o marciapiede - prosegue - Lasciare un albero in terra comporta ovviamente tutta una serie di problemi, anche in termini di pericolosità. Gli operatori fanno il massimo, ma sono solo ventidue per l'intero municipio che conta ben sette ville storiche». «I problemi degli alberi ad alto fusto caduti e non rimossi è costante - commenta Anna Vincenzoni, assessore all'Ambiente del I municipio - Speriamo che il nuovo appalto, che risale in realtà al 2015, avviato dal Campidoglio nel nostro territorio dallo scorso 20 settembre e che sta procedendo a ritmo sostenuto per il monitoraggio, preveda un'organizzazione anche per questo. Quando abbiamo situazioni di tale tipo, noi segnaliamo sempre la necessità di intervento ma mancano mezzi e personale. In generale, a Roma ogni operatore del servizio giardini dovrebbe occuparsi della manutenzione di circa 170mila mq di verde. Il rapporto nel nostro territorio è addirittura di uno a 210mila. Sono numeri folli».

LE SOLUZIONI
Numeri che, visivamente, si traducono in abbandono. «Sentiamo fare tante dichiarazioni, anche rassicuranti dal Campidoglio - aggiunge Fabiano - ma alle parole non seguono i fatti». Dal Campidoglio intanto annunciano rapide soluzioni.«Stiamo studiando un nuovo sistema di raccolta di tronchi e rami caduti in strada - affermano all'Assessorato capitolino alla Sostenibilità Ambientale - Abbiamo già avviato a luglio e a settembre il monitoraggio degli alberi in più municipi e agiamo come pronto intervento. Il nuovo sistema di raccolta, che avvieremo a brevissimo, ci consentirà di intervenire più rapidamente per le rimozioni».