Lo sport come valorizzazione della persona umana e veicolo di inclusione e coesione sociale. Lo sport inteso anche come un modello culturale che possa superare le barriere sociali, economiche, fisiche e mentali. Lo hanno ribadito a gran voce gli atleti di Special Olympics, nel corso della presentazione - avvenuta nella giornata di ieri presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - della quinta edizione dei “Play the Games.” 17 gli eventi che toccheranno ben 14 regioni italiane e coinvolgeranno 5.907 Atleti - con e senza disabilità - per un totale di 54 giorni di gara.
Si inizia domani - e fino al prossimo 2 Aprile - a Napoli, con il bowling, canottaggio e rowing.
Una realtà spesso dimenticata quella dei ragazzi Special. Veri promotori di una rivoluzione culturale fondata su garanzie quali il rispetto e l’eguaglianza. Come ha rimarcato bene Ilaria Ghinka Bonanni, una giovane Atleta Special Olympics: “ I limiti sono solo delle cose che ci poniamo noi uomini perché attraverso la fiducia in noi stessi, attraverso il coraggio riusciamo veramente ad andare oltre. Andare oltre è una parola che mi piace molto perché io sogno che si possa educare alla libertà e alla consapevolezza perché la differenza, la diversità non deve essere un oggetto di pregiudizio e di stereotipo. Ma da un punto di debolezza bisogna trarre un punto di forza.”
Tanti gli ospiti presenti nella sala Parlamentino, in via della Panetteria. Anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha affermato: “ Eventi come i Play the Games sono il frutto di un lavoro quotidiano, spesso silente e che meriterebbe maggiore visibilità per il contributo che Special Olympics dona all'intera nazione competizione e umanità”. Abodi ha poi annunciato: “Mi voglio fare un regalo, sarò con voi ai Giochi Mondiali di Berlino (previsti per Giugno 2023, ndr), accompagnerò gli Atleti Azzurri".
“Siamo molto legati a Special Olympics - ha dichiarato al Messaggero, l’Assessore allo Sport, Grandi eventi, turismo e moda del Comune di Roma, Alessandro Onorato - perché hanno facilitato una vera e propria rivoluzione culturale sul tema dello sport integrato. Il Comune di Roma sostiene e finanzia tutti gli atleti romani che andranno alle olimpiadi di Berlino.” “Non basta”, ha aggiunto Onorato. “Su questo metteremo in campo - anche stimolando il Governo - affinché ci siano fondi completi per passare dalla rivoluzione culturale a quella strutturale. Perché non è possibile che ancora oggi le scuole non siano all’altezza della pratica dello sport di base.”
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