Roma, riapre la Galleria Sordi: da Hamleys a Uniqlo, ecco quali nuovi negozi ci saranno

Roma, riapre la Galleria Sordi: da Hamleys a Uniqlo, ecco quali nuovi negozi ci saranno
di Fabio Rossi
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 06:44 - Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 07:49

Un'eccellenza italiana e, ora, una rinnovata meta dello shopping per romani e turisti, oltre che luogo d'incontro. La Galleria Alberto Sordi - intitolata all'indimenticabile attore e regista, simbolo della romanità - torna protagonista nella Capitale: alla fine di quasi un anno di lavori di riqualificazione e restyling, in attesa dell'apertura, prevista nei prossimi mesi, dei negozi di Hamleys, Iginio Massari, Mondadori Bookstore, con uno spazio dedicato a cultura e intrattenimento, Uniqlo e, successivamente, Havaianas. La Galleria, che si sviluppa su una superficie di circa diecimila metri quadrati tra largo Chigi e la Fontana di Trevi, genererà un fatturato che, a regime, si stima superiore a 100 milioni di euro: circa il doppio del giro d'affari precedente l'intervento. Inoltre, per quanto riguarda l'occupazione, avrà un impatto diretto di circa 200 posti di lavoro, a cui se ne aggiungono oltre 600 indiretti. «Una grande tappa nel processo di rigenerazione della città, sempre più attrattiva grazie ai tanti cantieri pubblici ma con tanti investimenti anche privati», spiega il sindaco Roberto Gualtieri.

L'APERTURA

La struttura appena rinnovata presenta una nuova distribuzione degli spazi commerciali, che da 27 sono diventati 15, con la conseguente rimodulazione degli impianti e di necessarie opere strutturali funzionali a meglio accogliere il pubblico. «Questo è il tempio laico del Made in Italy - sottolinea il ministro delle Imprese, Adolfo Urso - Grazie a un investimento privato che coniuga la cultura con le attività produttive e commerciali, è un esempio di quello che è oggi il Made in Italy». L'operazione è stata resa possibile dalla collaborazione tra Enasarco e Prelios. Oltre a Gualtieri e Urso all'inaugurazione della Galleria, introdotta da Ilaria D'Amico, sono intervenuti, tra gli altri, il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, il presidente di Anica, Francesco Rutelli, il presidente della Fondazione Enasarco, Alfonsino Mei, il direttore generale di Enasarco, Antonio Buonfiglio, il presidente del Gruppo Prelios, Fabrizio Palenzona, l'amministratore delegato di Prelios Sgr, Patrick Del Bigio, l'assessore capitolino al Turismo, Alessandro Onorato, la minisindaca del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, il direttore di Confcommercio Roma, Romolo Guasco. Presenti anche esponenti del mondo dello spettacolo, come Christian De Sica e Nancy Brilli, oltre all'ex portiere e capitano della Juventus e della Nazionale, Gianluigi Buffon.

L'INTERVENTO

Il progetto ha mirato a valorizzare il valore storico e architettonico dell'intera struttura esistente, rimuovendo le vetrate per consentire un maggiore dialogo tra esterno ed interno, oltre a migliorare la permeabilità dell'edificio, rendendolo non solo più accogliente ma anche più sostenibile dal punto di vista ambientale. Palenzona, punta il dito sulla restituzione alla città «del suo salotto» ricordando il forte impegno del suo gruppo su Roma con 1,5 miliardi di euro di immobili gestiti, «fra cui la Rinascente, le sedi di Amazon e l'edificio in viale Tupini, la mia ex sede di Unicredit». Ad arricchire l'inaugurazione e aprirla idealmente a tutti sarà l'esposizione nella Galleria della riproduzione in scala reale del gruppo scultoreo Amore e Psiche di Antonio Canova, realizzata da un robot che ha scolpito un blocco di marmo bianco di Carrara di 10 tonnellate, partendo dalla scansione 3D del modello in gesso - parte di una collezione privata - dell'opera più celebre dell'artista, esposta al Louvre di Parigi. «La riqualificazione della Galleria Alberto Sordi è un atto d'amore - sostiene Mollicone - esattamente come la riproduzione robotica e splendida di "Amore e psiche", la rinascita di uno spazio urbano e una ottima collaborazione sussidiaria con i privati».

LA STORIA

Nata nel periodo della trasformazione di Roma in Capitale d'Italia su progetto dell'architetto livornese Dario Carbone, venne inaugurata nell'ottobre 1922, anche se la galleria venne ultimata solo 20 anni dopo come un corpo multifunzionale destinato contemporaneamente ad attività commerciali e uffici.
Si caratterizza per gli ingressi, sia i due laterali sia l'ingresso principale, circondati da colonne in stile neoclassico. Nel 2003, la Galleria è già stata oggetto di un complesso lavoro di restauro, configurandosi come una galleria moderna e, allo stesso tempo, storica, con l'attuale intitolazione. «Il nome di Alberto Sordi arricchisce l'immaginazione popolare, come se Alberto, sindaco per un giorno, fosse ancora con noi», ricorda Rutelli.

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