Pdl, tra Berlusconi e Alfano ecco la nuova
geografia del centrodestra in Campidoglio

Pdl, tra Berlusconi e Alfano ecco la nuova geografia del centrodestra in Campidoglio
di Giuseppe Gioffreda
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Sabato 16 Novembre 2013, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 22:28
Silvio Berlusconi rifonda Forza Italia. E con lo strappo di Angelino Alfano nasce il Nuovo Centrodestra. Il Pdl non c' pi. Con la nuova geografia politica del centrodestra nazionale mutano, giocoforza, anche gli equilibri nell'aula Giulio Cesare. La scissione del partito è fresca e la situazione dell'ormai "fu" gruppo capitolino del Pdl non può che essere al momento fluida. Eppure le posizioni dei singoli consiglieri sembrano già definirsi.



Berlusconiani e alfaniani. Davide Bordoni punta a ricreare Forza Italia a palazzo Senatorio entro Natale, e Sveva Belviso - già vicesindaco della capitale - vira sul Nuovo Centrodestra. L'attuale gruppo Pdl in Campidoglio consta di 5 elementi effettivi, più due (Roberto Cantiani e Giovanni Quarzo) che al momento stazionano nel Misto. Nella futura Forza Italia capitolina, oltre a Bordoni potrebbero - il condizionale è d'obbligo - confluire Giordano Tredicine e Giovanni Quarzo. L'opzione Fi sembra al momento essere quella preferita da Tredicine (che da Forza Italia proviene) sebbene il consigliere faccia riferimento all'area Sammarco che ha scelto la strada Alfano. Anche Quarzo potrebbe rientrare nell'alveo berlusconiano in virtù della sua vicinanza al capogruppo del Pdl in Regione, Luca Gramazio, la cui presenza al Consiglio Nazionale con il Cav al palazzo dei Congressi non è passata inosservata. Ma per il riposizionamento di entrambi è presto per dare certezze. Il fronte alfaniano in Campidoglio dovrebbe essere costituito invece da Belviso, Lavinia Mennuni (già An), e Roberto Cantiani. Con l'aggiunta di Marco Pomarici. L'ex presidente dell'assemblea capitolina seguirebbe la strada degli augelliani come il parlamentare Gianni Sammarco cui fa riferimento. Ma, anche qui, solo il tempo potrà dare certezze.



Ad ora solo in due hanno fatto outing. A partire da Bordoni: «Spero che entro Natale o anche prima, si possa costruire il gruppo Forza Italia del Campidoglio». Impossibile mal interpretare. «Bisognerà riprendere il lavoro sul territorio che in questi anni era stato messo da parte - ha detto il consigliere che oggi era al palazzo dei Congressi - La volontà è di aggregare e soppratutto la volontà di riportare su Roma e sui municipi un nuovo entusiasmo per una capacità politica di grande attenzione perchè FI è un progetto molto attuale». Ed è uscita allo scoperto - scegliendo facebook per farlo - anche l'attuale capogruppo Belviso: «È inutile girarci intorno, o fingere indifferenza - ha postato - è stata una scelta difficile. È stato un travaglio per tutti. Anche per me che non vengo da una storia berlusconiana, ma che nel corso degli anni a Berlusconi ho imparato a voler bene. Però ormai un nuovo centrodestra bisogna crearlo davvero, e crederci davvero». L'ex vicesindaco mette le mani avanti: «Per prima cosa un avviso io sono anticomunista e alternativa alla sinistra. Questo governo non mi entusiasma per niente, ma la sua caduta a nemmeno dieci mesi dalle elezioni, e dover andare nuove elezioni anticipate senza nemmeno poter candidare Berlusconi perché ineleggibile, significherebbe consegnare l'Italia mani e piedi alla sinistra. Sarebbe un suicidio. E bisogna evitarlo. Al tempo stesso, noi dobbiamo rappresentare in questo nuovo partito il vento di una nuova stagione. Perché un centrodestra, per definirsi nuovo, non può e non deve solo e sempre rivolgersi alle solite facce».
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