LE MISURE
Il percorso sembra tracciato: dal Salva Roma saranno recuperati 400-500 milioni di euro, con un meccanismo che scaricherà sulla gestione commissariale del debito precedente al 2008 parte del debito. Dal commissario straordinario Massimo Varazzani c’è disponibilità. Marino ha trovato una sponda nel sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi. Altri tasselli: sblocco del fondo Tpl (ieri c’è stato un vertice tra i due assessori ai trasporti, Improta, Comune, e Civita, Regione) per 140 milioni di euro, ma forse è possibile salire a 200. No all’aumento dell’Irpef. Probabile l’incremento del canone di occupazione del suolo pubblico e della tassa di soggiorno per gli hotel di lusso. Nel pomeriggio approvazione della mozione bipartisan (non è stata firmata da M5S e Lista Marchini). Tra l’altro, «l'assemblea capitolina impegna il sindaco a farsi promotore presso il governo affinché venga data piena attuazione alle previsioni normative del secondo decreto per Roma Capitale». Ha commentato il presidente della Commissione bilancio, Alfredo Ferrari: «Servono fondi ma soprattutto norme: questo serve a Roma Capitale e questo siamo riusciti ad ottenere». Francesco D’Ausilio, capogruppo del Pd: «È necessario non far gravare più sul bilancio ordinario del Comune i costi dei servizi e delle prestazioni che l'amministrazione svolge in quanto Capitale».
IL 2014
Altro dato: l’assessore al Bilancio, Daniela Morgante, ha incontrato i capigruppo e ha spiegato che le difficoltà affrontate per il 2014, per questo il bilancio di previsione sarà approvato poche settimane dopo quello che si deve chiudere per il 2013. Dal Campidoglio dicono: Roma ha già fatto molti sforzi «i fondi a disposizione del Gabinetto sono stati tagliati di 15 volte, da 7.222.000 euro a 500 mila euro; i costi dell’ufficio stampa da 1.420.000 del 2012, a 720 mila».
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