Rieti, truffa ai malati di sclerosi:
«Faremo soldi a palate», dicevano
gli arrestati nelle telefonate tra loro

Rieti, truffa ai malati di sclerosi: «Faremo soldi a palate», dicevano gli arrestati nelle telefonate tra loro
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Mercoledì 28 Settembre 2016, 21:58
RIETI - «Ti rendi conto...se con questi dieci minchioni abbiamo la risposta positiva diventiamo automaticamente la soluzione alla sclerosi». L’obiettivo dell’avvocato reatino Federico De Silvestri era quello di vedere accreditato il suo «miracoloso protocollo terapeutico» tra esperti e strutture pubbliche, in modo da guadagnare il più possibile, coadiuvato dal farmacista reatino Giovanni Petrini.

E’ quanto emerge dalle indagini della Procura di Terni in merito alla sua cura chiamata «Seven to stand», un ciclo medico che avrebbe dovuto portare benefici consistenti per i malati nel giro di sette settimane. Una terapia che è però risultata priva di basi scientifiche. L’avvocato reatino era convinto che il protocollo da lui inventato potesse essere convalidata dalla Asl, ma anche entrare nel mercato degli Stati Uniti e della Romania, dove aveva messo su un vasto giro di conoscenze per cercare di ottenere i brevetti necessari per vendere le sue pasticche miracolose, da somministrare poi ai pazienti affetti da malattie degenerative come la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide e il morbo di Parkinson.

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