Poggio San Lorenzo, un cippo per Arnaldo Mussolini in piazza. Il sindaco: «Lo abbiamo solo trovato e restaurato»

Il cippo a Poggio San Lorenzo
di Emanuele Laurenzi
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lunedì 16 settembre 2024, 00:10

RIETI - Il cippo della discordia. È quello in cui rischia di trasformarsi uno degli elementi architettonici appena installati nella piazza di Poggio San Lorenzo. Il motivo? Si tratta di una antica pietra in memoria di Arnaldo Mussolini, fratello minore del duce, morto a 46 anni nel 1931. Il cippo è spuntato in piazza Guglielmo Marconi, a metà della scorsa settimana e, nel giro di poche ore sono montate le proteste, anche dell’Anpi, con segnalazioni a Il Messaggero da parte di cittadini, che ne chiedono la rimozione. «Non c’è alcun intento politico, né si inneggia al fascismo. Purtroppo ogni cosa che si fa, in questo paese, scatena delle polemiche», spiega il sindaco di Poggio San Lorenzo, Giovanni Vallocchia che, in maniera molto semplice, ha ricostruito l’intera vicenda del cippo.
Il restauro e posizionamento è stato condiviso con la Sovrintendenza ai Beni culturali e ha beneficiato di un finanziamento pubblico, che ha coperto anche un’altra pietra rinvenuta in paese.

La scoperta. «Nessuno sapeva dell’esistenza di quel cippo e delle altre pietre - afferma Vallocchia, ripercorrendo la storia, che parti alcuni anni fa. - Nel territorio comunale, sono state scoperte alcune fontane sotterranee.

Gli speleologi hanno trovato due pietre, che sono state poste all’attenzione: una era un miglio romano e l’altra quella di Arnaldo Mussolini. È stato dato un valore a quel ritrovamento e, inizialmente, le pietre dovevano essere portate via». Dopo un’analisi più dettagliata, si decise di non mandare via quelle pietre e, come racconta Vallocchia, si aprì la possibilità di accedere a un bando per il restauro e il riposizionamento dei due cippi. L’amministrazione di Poggio San Lorenzo decise quindi di avviare la domanda, puntando su un restauro complessivo passato poi attraverso una determina comunale (la numero 59 del 2023), nella quale si prevedevano lavori per la “Valorizzazione dell’area già destinata a piazza Guglielmo Marconi e percorsi storici del capoluogo di Poggio San Lorenzo”.

Il posizionamento. Complessivamente, il restauro è costato circa 40mila euro, con il sindaco Vallocchia che ha provveduto ad autorizzare i lavori. «Il miglio romano è stato messo fuori dal centro storico - osserva - nell’area delle mura romane, dove sorgerà un’area museale». Ciò che però ha stupito e ha creato polemiche è stato il posizionamento del cippo in memoria di Arnaldo Mussolini. «Non sappiamo perché fu fatta quell’opera - ricorda Vallocchia - non risultano legami con il nostro paese. Molte persone ricordano che quel cippo era in paese e lo ricordano in diversi punti. Per questo, abbiamo deciso di rimetterlo nel paese, collocandolo accanto alla scalinata della piazza. Le polemiche? Ce le aspettavamo, ma posso dire due cose: la prima è che non c’è alcun intento politico, né vogliamo inneggiare al fascismo. La seconda è che qui, purtroppo, qualunque cosa si faccia, nascono polemiche. Era già accaduto qualche mese fa, quando abbiamo rifatto la scalinata. Se ne è parlato per settimane. Ora tutti lo hanno dimenticato e si sono concentrati su quest’altro aspetto. Cose che possono capitare quando si lavora».

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