Rieti, la città che non piace si arricchisce
di uno specchio parabolico del tutto inutile
Tra via Pennesi e via Flavio Vespasiano

Rieti, la città che non piace si arricchisce di uno specchio parabolico del tutto inutile Tra via Pennesi e via Flavio Vespasiano
di Gianluca Perricone
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Giovedì 29 Ottobre 2015, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 21:15
RIETI - E’ noto come sia meglio prevenire che curare ma, evidentemente, il detto è assai poco di casa al Comune di Rieti dove, invece, si aspetta sempre che qualcosa accada prima di intervenire. E così l’altra sera, all’incrocio tra via Pennesi e via Flavio Vespasiano, due autovetture hanno deciso di “incontrarsi” in maniera un po’ troppo ravvicinata ed il loro urto ha coinvolto anche un terzo veicolo parcheggiato a ridosso dell’incrocio.



L’episodio ha dimostrato innanzitutto come chi è incaricato a tracciare si ostini a non rispettare le distanze dagli incroci che il codice della strada prescrive per la sosta dei veicoli i quali non consentono di visualizzare l’eventuale mezzo in arrivo. E quell’episodio ha anche dimostrato la sostanziale inutilità dello specchio parabolico sistemato lungo via Flavio Vespasiano ma prima del fatidico crocevia con il risultato di mostrare lo status delle vetrine del negozio di pellami situato nei pressi.



Simile la situazione all’incrocio tra via Battistini e via Tito. Lì, per la verità, uno specchio parabolico che aiutava ad immettersi nella strada che costeggia la ferrovia era presente ma è stato rimosso ai tempi del rifacimento delle aiuole e mai più reinstallato. Se a ciò si aggiunge la sosta (soprattutto nelle ore di punta) degli autoveicoli sui marciapiedi, immettersi da via Tito rischia spesso di trasformarsi in una lotteria. Il ripristino dello specchio esistente è stato anche più volte richiesto/segnalato ai vigili urbani i quali - oltre a non effettuare alcun controllo – sulle violazioni al Codice della Strada nella zona - laconicamente, hanno fatto intendere che la soluzione è difficilmente fattibile.



E pensare che in quella zona una delegazione del Consiglio Comunale, con a capo lo stesso sindaco Petrangeli, fece un giro ricognitivo e prese nota delle esigenze (minime) degli abitanti: però, da quella visita, nulla è cambiato.



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