Francesco domani nelle repubbliche baltiche: «La libertà è un tesoro che va conservato»

Francesco domani nelle repubbliche baltiche: «La libertà è un tesoro che va conservato»
di Franca Giansoldati
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Venerdì 21 Settembre 2018, 17:06
Città del Vaticano – Papa Francesco è pronto a partire per le repubbliche baltiche per celebrare il centenario della loro indipendenza. «La libertà, come sappiamo, è un tesoro che dev'essere costantemente preservato e tramandato, come un'eredità preziosa, alle nuove generazioni. In tempi di oscurità, violenza e persecuzione, la fiamma della libertà non si estingue, ma ispira la speranza».

Prima di partire per Vilnius, il Papa ha voluto mandare un messaggio alla popolazione di questi tre paesi europei per ricordare il sacrificio di coloro che sono caduti prima per l’occupazione nazista, durante la seconda guerra mondiale e successivamente durante il periodo comunista. Nella capitale lituana – un paese a maggioranza cattolica – Francesco tra i primi gesti in programma durante i suoi quattro giorni di viaggio farà una preghiera silenziosa, senza discorsi né saluti, davanti al monumento delle vittime del Ghetto, distrutto esattamente 25 anni fa dai nazisti. La Lituania è diventata indipendente nel 1918 e l’ottanta per cento degli abitanti è cattolico. In Lettonia, invece, i cattolici sono il 20 per cento e la maggior parte è luterana. Il 70 per cento della popolazione estone, infine, si dichiara non religiosa.

Nel 1918, dopo la Rivoluzione Russa e la fine del primo conflitto mondiale, ottennero l’indipendenza che mantennero fino al 1940, anno in cui furono occupate dall’Urss e trasformate in Repubbliche Socialiste Sovietiche. La caduta dell’Urss le liberò da quella influenza, ma una lingua di terra tra la Polonia e la Lituania, l’Oblast’ di Kaliningrad,continua a raccontare la presenza della Russia sul Baltico. Le tre repubbliche – nonostante facciano parte della NATO e dell’UE dal 2004 – memori del passato, a ogni minimo movimento da parte della Russia  temodo di diventare una corrente espansionistica che potrebbe risolversi in un’annessione (come è successo per la Crimea) .

Il viaggio coincide l’anniversario dei venticinque anni del primo viaggio apostolico di Papa Giovanni Paolo II.
Il Papa arriverà domani a Vilnius, in Lituania, alle 10.  Nel pomeriggio, si trasferirà al Santuario della Misericordia, ma  prima saluterà bambini orfani e malati. Domenica la giornata sarà  dedicata agli appuntamenti religiosi. Il Papa, ancora in Lituania,  celebrerà la messa e reciterà l’Angelus nel Parco Santakos a Kaunas,  poi farà visita al Museo delle occupazioni e lotte per la libertà e  sosterà in preghiera al Monumento delle vittime del Ghetto in Piazza  Rudniky di Vilnius. L’indomani, lunedì, Francesco sarà in Lettonia  dove, dopo la cerimonia di benvenuto a Riga nel cortile del palazzo  presidenziale, incontrerà autorità civili, società civile e Corpo  diplomatico; quindi, la preghiera ecumenica nel Rigas Doms e la visita  alla Cattedrale cattolica di San Giacomo.

Nel pomeriggio Francesco si recherà in elicottero al Santuario della  Madre di Dio di Aglona dove celebrerà la messa. Il Papa, nell’ultima  giornata, arriverà a Tallinn in Estonia. Qui incontrerà i giovani e,  nel pomeriggio, gli assistiti delle Opere della Carità della Chiesa  nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. In conclusione, la messa  nella piazza della Libertà di Tallinn.
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