«Ho votato per Bersani quando c'è stato Bersani-Renzi - aggiunge -, perché non avevo ancora conosciuto abbastanza Renzi e quindi avevo una certa diffidenza. Detti addirittura un'intervista in cui dissi, a proposito di Renzi, che di Berlusconi ne abbiamo già avuto uno». Oggi, fa sapere De Benedetti, «il mio parere su Renzi è che è una spugna», «impara le cose con una velocità, ha una capacità di assorbimento formidabile» e «poi ha una dote, che per alcuni è un difetto, per me è un pregio, e cioè l'empatia».
«Bersani lo critica dicendo "Non vogliamo di nuovo un partito di un singolo individuo" ma qui si tratta del modo poi con cui si organizzerà un partito, la leadership occorre! E la leadership - osserva ancora De Benedetti - si fa su due cose: una condizione di accesso è comunque l'empatia, e poi una condizione altrettanto necessaria sono i contenuti».