La storia si ripete. Nel luglio scorso era stata l'iscrizione all'Arcigay. Due mesi dopo ecco l'invito di Lady Berlusconi al villaggio della comunità Lgbt. Un protagonismo che continua a generare malumori. Ma soprattutto, in Forza Italia, in tanti ritengono che la battaglia della Pascale possa spaventare gli elettori di centrodestra e fare un danno a un partito che soffre già la collaborazione con il governo di Matteo Renzi.
E se non manca chi si schiera con la fidanzata di Berlusconi («L'impegno di Francesca Pascale è anche il nostro», ha detto Michela Brambilla), a Roma Gianni Alemanno ha subito avvertito: «Le parole di Francesca Pascale al Gay Village sulle unioni civili sono un'intromissione nella vita politica della città, rilasciate proprio alla vigilia dell'apertura del dibattito in Assemblea Capitolina sulla delibera della giunta Marino che intende riconoscere i matrimoni tra omosessuali. Mi auguro che gli amici di Forza Italia in Campidoglio non raccolgano l'invito della Pascale a modificare la loro posizione».
Intanto, la padrona di Dudù qualcosa sembra averlo già ottenuto: il direttore artistico del Gay Village ed ex deputata di Rifondazione Vladimir Luxuria ha raccontato all'Adnkronos di aver parlato al telefono con Berlusconi proprio oggi: «Mi ha confermato è che a breve Fi istituirà un dipartimento per i Diritti Civili che verrà guidato da Mara Carfagna. Poi Berlusconi mi ha ringraziato per l'ospitalità con cui abbiamo ricevuto ieri la sua compagna e mi ha invitata a pranzo per poterci conoscere personalmente».
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