M5S, Grillo ordina la tregua tra Raggi e Lombardi

M5S, Grillo ordina la tregua tra Raggi e Lombardi
di Stefania Piras
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Domenica 15 Ottobre 2017, 10:07
«Ehi tu, tu, dove vai tu?». Beppe Grillo scherza con Roberta Lombardi nel backstage dell'anfiteatro dove di lì a poco la incoronerà candidata presidente della regione Lazio. È stata votata da 2.952 persone. Arriva poco sopra il candidato presidente di cinque anni fa Davide Barillari che ha racimolato 2.605 clic. Terza e ultima è la consigliera regionale Valentina Corrado con 954 preferenze. In tutto hanno votato 6.511 attivisti, segno che il Movimento in regione gode di una salute stabile, né buona né cattiva, il numero dei votanti è il doppio di quanti parteciparono nel 2016 alle selezioni per il candidato sindaco a Roma (3.862 su un totale di 9.500 iscritti e Virginia Raggi vinse con 1.764 clic).

Lombardi chiama sul palco tutti, i suoi sfidanti ma anche i sindaci, «i nostri sindaci, Virginia e Fabio» (il sindaco di Pomezia Fucci) che tanto l'hanno fatta penare. Scatta un abbraccio e un bacio tra Virginia, che i rumors accusano di aver fatto endorsement per Barillari, e Roberta con contorno di risate tese. «Ho avuto momenti molto difficili personali in questi anni», ammette la deputata romana famosa per aver ingaggiato una battaglia senza esclusione di colpi contro Raffaele Marra a cui Raggi si era totalmente affidata. Per questo rilancia il valore dell'umiltà, dote che ha sempre rimproverato a Raggi di non avere.

IL SELFIE
Oggi, dal selfie della pace Lombardi-Grillo scattato insieme al Forum sono passati tre mesi. La deputata romana a luglio chiese udienza al leader in hotel per spiegargli che aveva intenzione di candidarsi alla Pisana e che avrebbe avuto bisogno del suo supporto, del suo megafono. E si scattò un selfie che all'esterno creò l'effetto benedizione. E infatti è per lei che Grillo ha deciso di essere a Marino ieri e l'ha proclamata vincitrice delle Regionarie. Anzi, lo ha fatto Davide Casaleggio nella cui azienda sono pervenuti i voti elettronici. «Voglio che sia Davide a dire chi ha vinto, Davide che gestisce e che è il portatore della creatività di suo padre», scandisce Grillo. «Oggi è una festa della partecipazione - annuncia Casaleggio - come a Rimini per Luigi Di Maio e per Cancelleri in Sicilia. Il motivo per cui riusciamo a creare del liste è solo grazie alla partecipazione».

E che Beppe avesse alzato il pollice su, a favore della Lombardi, lo dimostra proprio quel selfie affettuoso che voleva dire anche «avevi ragione tu con i guai in Campidoglio che stiamo pagando». Ma nella location scelta per la festa, Marino e non Roma, l'obiettivo è proprio quello: ricostruire il Movimento «per andare avanti a testa alta nonostante tutto». Perchè governare Roma è stato «merito e colpa vostra» dice Raggi al pubblico di attivisti ed elettori ammettendo le difficoltà. «In campagna elettorale non abbiamo detto cambiamo Roma - dirà sul palco l'altra donna forte del Movimento romano, Paola Taverna - ma cambiamola assieme».

Grillo sul palco regala lo show: ricorda Dario Fo e racconta l'aneddoto della sua ultima risata sul letto di morte, pensa ai momenti trascorsi con Gianroberto Casaleggio. Ed esercitando ancora il ruolo di garante (il capo politico Di Maio è in Sicilia e manda un videomessaggio) se la prende con gli attivisti della seconda ora, «quelli non consenzienti che sono d'accordo con il programma ma non con me», dice pensando aj vari ricorsi legali degli espulsi e sospesi. A Marino Grillo fa le prove del suo spettacolo che porterà a Roma, Insonnia. «Io vi ho ingannato tutti, io ho creato il Movimento perché non dormivo la notte, non digerivo!».

«SINDACHINA POTENTE»
Ma torna anche a chiedere pazienza per Roma. «Abbiamo una sindachina, una sindachina minuta e potente». E però non rinuncia alla comicità, al grottesco, all'effetto imbarazzante: «Io non glielo ho detto ma le ho fatto tre polizze», dice condividendo i suoi dubbi sul mistero delle assicurazioni firmate da Salvatore Romeo e intestate a Raggi.
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