Nell'inchiesta sarebbe indagato il figlio di Antonio Gentile, senatore del Ncd, lo stesso che, a distanza di qualche giorno, verrà nominato sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti del Governo Renzi. «Ultimata la lavorazione del giornale - ricostruisce nell'immediatezza Regolo - a tarda ora, l'editore mi ha chiesto se non fosse possibile ritirare dalla pubblicazione l'articolo relativo all'indagine in corso sul figlio del senatore Tonino Gentile, ma mentre si discuteva della cosa - aggiunge - l'editore ha ricevuto la telefonata del nostro stampatore Umberto De Rose, il quale, ponendosi come mediatore della famiglia Gentile, faceva ulteriori pressioni per convincerlo a non pubblicare la notizia, ricordandogli che "il cinghiale, quando viene ferito,
ammazza tutti"».
Telefonata, di oltre un quarto d'ora, registrata e che è stata inserita online, a distanza di qualche giorno sul sito del giornale. Non è finita lì: a tarda notte, infatti, lo stampatore comunica l'improvvisa rottura della rotativa che impedirà, di fatto, l'uscita del giornale.
Gli ingredienti per la polemica ci sono tutti: e infatti la querelle lievita di giorno in giorno, mentre a nulla sembrano valere le precisazioni dello stampatore che esclude di avere fatto pressioni sull'editore. L'editore Alfredo Citrigno, da parte sua, dice solo di avere chiesto «la verifica al direttore della veridicità e della fondatezza della notizia riguardante l'indagine a carico del figlio del senatore Gentile».
Tutto questo fino ad oggi, quando l'affaire esplode sulle prime pagine di tutti principali quotidiani. Il caso Gentile, insomma, monta e mette in imbarazzo il neonato governo Renzi.