Intanto, il presidente Usa ha avvisato la Cina che il Giappone potrebbe prendere le cose in mano se le minacce della Corea del Nord non saranno affrontate. «Il Giappone è una nazione guerriera e lo dico alla Cina e a chiunque altro sia in ascolto: si correrà molto presto un grande problema con il Giappone se si lascia che la Corea del Nord continui» con i suoi programmi missilistici e nucleari, ha detto. Trump ha tuttavia aggiunto che il presidente cinese Xi Jinping è stato «formidabile» sulla Corea del Nord e «la Cina ci sta aiutando».
Prima di partire per l' Asia, Trump ha espresso il suo «disappunto» per la gestione del ministero della Giustizia, guidato da Jeff Sessions, che aveva criticato altre volte. «Non sono coinvolto nel dipartimento di Giustizia. Vorrei che si gestisse da solo. Ma onestamente dovrebbero dare un'occhiata ai democratici, a Podesta e a tutte quelle disonestà. Dovrebbero dare un'occhiata ad un sacco di cose. E molte persone sono deluse dal dipartimento di Giustizia, me compreso», ha detto riferendosi agli scandali dem.
Allo stesso tempo, si è rifiutato di dare un endorsement senza scadenza al suo ministro degli Esteri Rex Tillerson, che lo accompagna nella missione. Alla domanda se Tillerson «sarà con lei per la durata» del mandato, durante una intervista alla Fox, il tycoon ha risposto: «Vedremo. Non so chi lo sarà», pur sottolineando che il capo della diplomazia Usa sta «lavorando duro» e sta «facendo il suo meglio».
Il presidente è intervenuto anche sulla rivendicazione Isis dell'attacco di New York. «Da ora in poi ogni volta che saremo attaccati li colpiremo dieci volte più duramente» ha detto Trump. «Quindi quando avremo un animale che fa un attacco come quello dell'altro ieri a Manhattan, li colpiremo dieci volte più duramente», ha aggiunto. «Loro lo rivendicano come un soldato, buona fortuna.
Ogni volta che ci colpiranno, e sapremo che è l'Isis, li colpiremo in modo inimmaginabile».
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