Usa, approvata legge contro i gatti randagi: «Uccidono 3,7 miliardi di uccelli l'anno»

gatti randagi
di Alessandro Di Liegro
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Martedì 10 Febbraio 2015, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 11 Febbraio, 22:25

Essere un legislatore in Virginia, in questi giorni, significa dover combattere con una domanda che smuove la coscienza più profonda: bisogna proteggere gli uccelli o i gatti? Dopo la denuncia di un'associazione in difesa degli uccelli, che condannava i gatti randagi come rei di una vera e propria strage, in Virginia hanno pensato di non avere la competenza per legiferare in tal modo, così da avanzare la proposta di vagliare una soluzione salva uccelli a Washington.

Il Senatore Thomas A.Garrett Jr. ha diffuso nella sua Camera di competenza un articolo in cui si accusano i gatti di uccidere circa 3.7 miliardi di uccelli all'anno.

Lo studio, compiuto dall'associazione Abcbird, determina che un gatto domestico può uccidere da 1 a 24 uccelli all'anno, mentre un singolo gatto randagio – che non è uso alle scatolette e ai croccantini e deve procacciarsi il cibo da sé – va dai 24 ai 37 piccoli pennuti uccisi durante una rivoluzione terrestre.

«Amiamo gli uccelli, amiamo il loro canto, vogliamo proteggerli» dice il senatore Stephen H. Martin, presentando la sua proposta di legge grazie alla quale sarà più semplice catturare, neutralizzare e rilasciare i gatti randagi. Secondo l'attuale legge, chi raccoglie anche solo temporaneamente un gatto selvaggio, può essere giudicato colpevole di abbandono nel caso lo facesse ritornare in strada.

Ma per gli ornitofili ciò non è abbastanza, anzi, sarebbe un esperimento fallito che promuove l'esistenza di colonie feline viziose alla ricerca di cibo. In una udienza di commissione, i senatori hanno visionato fotografie di uccelli morti e storie relative al pelo di gatto randagio capace di veicolare allergeni persino negli ospedali.

«Non dovremmo incoraggiare il rilascio di animali che uccidono non per la necessità di mangiare ma per divertimento» prosegue Garrett, il quale ha un personale allevamento di quaglie nella sua proprietà.

«I gatti domestici sono predatori invasivi e non indigeni in questo paese» conferma Grant Sizemore, direttore del programma sulle specie invasive all'American Bird Conservancy: «Mantenere i gatti nel panorama, contribuisce alla predazione». E se le avvertenze riguardo la salute e la preservazione degli uccelli non fossero sufficienti, i gruppi ornitofili enfatizzano il rischio contro gli umani: la rabbia è prevalente fra i gatti più che fra i cani, le feci di gatto portano un parassita che può causare l'aborto nelle donne incinte e, in rari casi, severi danni al sistema nervoso centrale.

D'altra parte gli amanti dei gatti si difendono affermando che l'attività umana ha fatto molti più danni di quella felina riguardo la popolazione degli uccelli, le puzzole e i procioni sono più sensibili alla rabbia rispetto ai gatti dato che i randagi felini di solito vivono più a lungo e in maniera più salutare. Infine, ed è la cosa più importante, i gatti randagi esistono e non se ne andranno così facilmente: «Per noi è impossibile pensare a un Mondo dove non esistono gatti all'aperto» dice un rappresentante della Alley Cat Allies (la cui pagina facebook sta sensibilizzando i propri 329.498 fan al riguardo).

Gli avvocati da parte degli uccelli, però, proseguono per la loro strada, affermando che i gatti randagi dovrebbero essere adottati e tenuti in casa. Dato che i rifugi, i gattili, spesso non hanno abbastanza fondi per mantenerli. Il Senatore Adam Ebbin, democratico, ha riferito come a Fairfax, il programma del cattura-neutralizza-rilascia ha riguardato 6000 gatti dal 2008: «A nessuno piace imbattersi in un gatto randagio». Le controparti citano studi indipendenti per avvalorare le rispettive cause: alcuni di questi hanno individuato come il numero dei gatti “neutri” è sopravanzato da quello di cuccioli abbandonati o randagi attratti dalle colonie. Altri studi affermano come il programma, combinato con un campagna d'adozione aggressiva, riduce significativamente le colonie.

La legge è passata con 28 voti a favore e 10 contrari e ora passera alla Camera, dove una proposta di legge che vuole legalizzare i “gatti di comunità” è morta in commissione.