Ma oggi le migliaia di persone che gli avevano mandato congratulazioni e avevano gioito con lui non possono trattenere le lacrime: tre giorni fa Winston è morto annegato proprio a Cornell. Era stato invitato a Ithaca, nel nord dello Stato di New York, la sede dell’università, per tre settimane di orientamento. Doveva cominciare a fine agosto i corsi nella facoltà di Architettura e Urbanistica. In un caldo giorno di agosto si è avventurato lungo le gole e le forre che sono uno dei luoghi più belli, ma anche pericolosi, della zona. Qualcuno lo ha visto entrare nelle acque, e non risalire. L’allarme ha subito fatto accorrere sommozzatori e elicotteri. Il corpo è stato recuperato solo dopo cinque ore.
La pericolosità delle famose “Gole di Cornell” è ben nota, tanto che l’università ha disseminato cartelli invitando i ragazzi a non bagnarsi. Purtroppo in vari punti l’acqua forma dei laghetti che possono sembrare placidi e innocui. In realtà appena sotto il pelo dell’acqua ci sono correnti fortissime. E il fondo è composto di pietra scivolosissima, su cui è impossibile fare presa. E’ facile essere trascinati via, anche se si è buoni nuotatori. E infatti nel passato queste gole sono state purtroppo anche teatro di numerosi suicidi.
Winston sarebbe stato il primo membro della sua famiglia a laurearsi. Era arrivato negli Usa a 9 anni, insieme alla mamma, dalla Repubblica Dominicana. La madre ha raccontato che non avevano nulla, ma che per tutta la vita quel che ha tentato di dare al figlio è stata “una buona istruzione”. Il figlio era noto nel suo quartiere e nel suo liceo di Harlem per la dedizione agli studi, in cui ha sempre brillato, ma anche per il suo lavoro di volontariato: «Era un ragazzo generoso e coraggioso, pieno di gioia e allegria, ma anche con i piedi per terra», ha ricordato una vicina.
L’università ha reagito con sgomento. La professoressa Maureen Carroll, direttrice del Dipartimento Ammissioni, ha detto: «Ci sono studenti sui quali hai un presentimento, per i quali capisci che l’ammissione è solo il primo passo che li porterà alla grandezza. Sono ragazzi speciali in un modo che non puoi quantificare. Winston era uno di loro».
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