L’Fbi ha diffuso solo questa notte le immagini del drammatico video che testimonia la sparatoria avvenuta nella periferia di Burns, in Oregon, il 26 gennaio scorso. Le riprese aeree, realizzate da un drone della polizia federale americana, mostrano Robert Finicum, uno degli allevatori che protestano dall’inizio dell’anno contro il divieto di pascolo e caccia nei terreni demaniali, mentre scappa da un posto di blocco. Una volta fermato, esce dall’automobile con le mani in alto, ma viene colpito a morte da uno degli agenti.
«Sapevamo che erano armati – fanno sapere fonti della polizia – e per questo abbiamo diffuso il filmato, affinchè tutti comprendano quello che è realmente successo». Nel corso di questo conflitto a fuoco, che si è verificato lungo la Highway 395, è stato arrestato Ammon Bundy, il leader della milizia paramilitare di destra che occupa dal 2 gennaio il Malheur National Wildlife Refuge, un sito federale in Oregon. Insieme a lui sono finite in manette altre sette persone, tra le quali suo fratello Ryan.
Il movimento è stato ribattezzato dalla stampa locale “la rivolta dei cowboy”, ciliegina sulla torta della cosiddetta Sagebrush Rebellion, un lotta lunga ormai dieci anni contro il controllo da parte del governo degli States di milioni di acri di terra in Occidente. In particolare, Washington sarebbe accusato di vietare agli allevatori di pascolare il proprio bestiame all’interno delle terre federali e nelle riserve naturali. Ma stavolta gli scontri sono stati più forti, con numerosi incendi e provocazioni nei confronti delle forze dell’ordine. Il timore è che la protesta si estenda ora anche nei vicini stati di Arizona e Nevada.