C'è una specie di incantesimo nella famiglia di Neil Olson, un 89enne di Wausau, nel Wisconsin, dove il tempo sembra essersi fermato al 1974, quando in casa entrò quell'albero di Natale proveniente da un vivaio. Completamente ricoperto da addobbi e lucine, fu il centro d'attrazione dei festeggiamenti sul cui splendore pesava solo una pena: mancavano due dei sei figli, impegnati nella guerra in Vietnam. Finite le feste, Neil fece un voto: non avrebbe smantellato quell'albero finché l’intera famiglia non fosse stata riunita in casa sua.
Sono passati 40 anni e lui è ancora in attesa che il suo sogno si avveri.
Tutti i figli di Neil sono vivi e hanno tra i 50 e i 60 anni. Cinque di loro vivono nelle vicinanze del padre e spesso vanno a trovarlo, ma il più grande, che è disabile e vive a Washington, non è stato finora in condizioni di poter andare a Wausau per Natale. «Scommetto che quando riuscirà a tornare a casa mia, tutti gli aghi cadranno - ha detto Neil - Quell'albero, ormai, fa parte dell'arredamento, è uno di famiglia. Non sopporto l'idea di smantellarlo». Per ora l'incantesimo continua.